Giorgia Meloni sta indicando una strada che non ha nessuna affinità con la sua storia politica e con quanto detto in campagna elettorale.

Il suo programma contiene ancora un bel pò di contraddizioni e approcci che potrebbero essere definiti anticristiani (vedi politiche sull’immigrazione, abolizione reddito di cittadinanza che tante famiglie anche numerose aiuta, discriminazione di vita e famiglia non italiane, discriminazione dei figli nato in Italia da famiglie di immigrati. E poi una concezione dell’educazione scolastica e della famiglia che non è inclusiva, anzi direi discriminatoria nei confronti dei cosiddetti diversi. Per ciò che riguarda i rapporti con la Chiesa e Papa Francesco, Giorgia Meloni frequenta cardinali che sono i nemici giurati di Bergoglio. Tra i suoi eletti in Parlamento e tra taluni dei nominati nel Governo ha tirato dentro persone sono storicamente contrarie al Concilio Vaticano II. Che hanno criticato aspramente Giovanni XXIII e Paolo VI. Persone facenti parte di gruppi organizzati che, fino a qualche mese fa, sostenevano e firmavano lettere in cui si accusava Papa Francesco di essere eretico e lo invitavano a dimettersi. Dal punto di vista politico, si tratta pure di persone vicine alla destra, anche estrema, sostenitrici di Trump e di Putin.

C’è solo da sperare che quanto sta dicendo ora la Meloni in merito alla Ue e all’Alleanza Atlantica non sia solo propaganda, ma che rappresenti una vera collocazione identitaria il che presuppone la presa di distanze da personaggi come Orban.

Siamo all’inizio. Stiamo a vedere cosa accadrà.

Antonio Gaspari

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