Si è tenuto a Dubai, Emirati Arabi Uniti, dal 12 al 14 Febbraio, il X Summit del Governo Mondiale (World Government Summit). Allego il link della pagina web con il video di presentazione (CLICCA QUI tra parentesi la presentazione sottotitolata in italiano CLICCA QUI).

A ben vedere, già il titolo dell’evento dovrebbe suscitare in noi qualche perplessità e anche qualche timore, ma forse è anche vero che dovremo abituarci al nuovo stato delle cose. Ad aprire la presentazione è stato l’onnipresente Klaus Schwab, Presidente esecutivo del World Economic Forum di Davos, una sorta di autonominatosi presidente mondiale. Ricordiamo che Elon Musk aveva attaccato il Forum di Klaus Schwab (….quello che vuole cambiare le nostre vite, sicuramente in peggio), come scrivevo in un mio precedente articolo (CLICCA QUI) . Dice Musk: ”Il WEF sta diventando sempre più un governo mondiale non eletto, che il popolo non ha mai richiesto e che non vuole”. In un sondaggio fatto da Musk, la domanda era:”Il WEF dovrebbe governare il mondo?”. Sono arrivate circa 2.500.000 di risposte, e per l’86% il responso era stato NO. Il piglio di Musk è eroico.

Alcuni fatti dovrebbero farci riflettere ed anche preoccuparci: intanto la constatazione che in pratica il Forum di Davos si sia posizionato verso oriente, spostando, certo non casualmente, in quella direzione, il baricentro della governance mondiale, in un mondo ormai di fatto multipolare. Come seconda considerazione, si può constatare che nel breve video di presentazione, accanto al Segretario delle Nazioni Unite e alla Direttrice del Fondo Monetario Internazionale, non compaiono leader occidentali. Si apprezzano comunque, da parte di tutti, grandi appelli a favore di una cooperazione globale e della ricerca della pace, ma forse, e anche senza forse, il Vecchio Mondo dovrebbe cominciare a prepararsi per tempo ai cambiamenti in vista.

Un occidentale di spicco però era presente, ovvero l’autore della recente intervista a Putin, Tucker Carlson, intervista di cui ho dato notizia in un precedente articolo (CLICCA QUI)   Carlson e la sua intervista eccezionale sono state, e non è certo una sorpresa, al centro dell’attenzione del summit, e le sue considerazioni, molto libere e in totale controtendenza rispetto alle tesi dell’establishment USA, ci aiutano a capire meglio la complessità degli eventi. Carlson è stato a sua volta intervistato, e il suo interlocutore gli ha posto domande molto concrete: anche questa intervista è sottotitolata in italiano (CLICCA QUI)

Un’ultima considerazione: con tutta evidenza, tutti i nostri media non possono essere scagionati se non altro da una scontata e sacrosanta accusa di provincialismo, a voler essere clementi.

Massimo Brundisini

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