E’ venuto il momento di cambiare i Trattati europei, dice anche il Parlamento europeo. E così si avvierà l’iter di una cosa richiesta da anni e che da anni andava fatta.
Sul sito del Parlamento europeo (CLICCA QUI) si legge che:
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Le modifiche puntano a dare più voce ai cittadini e creare un’UE più efficace
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Il processo legislativo dev’essere rivisto per rimanere al passo con le sfide moderne
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Le proposte riguardano tutti i settori politici e mirano ad ampliare la cooperazione a livello dell’UE
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Il Parlamento si aspetta che il Consiglio europeo convochi a dicembre una Convenzione per la revisione dei trattati
Come non plaudire? Soprattutto quando ci resta nelle orecchie, ma è solo per fare un esempio, la “confessione” di Romano Prodi che candidamente disse un giorno che il 3% fissato dal Trattato di Maastricht era stato gettato lì a casaccio con Delors tanto per indicare un parametro. E quanti pianti e quanti patemi quel parametro ha significato per tantissimi europei.
E allora, è un caldo invito rivolto a tutti i partiti italiani che si stanno per cimentare con le prossime europee: perché non prendiamo il coraggio di far diventare una cosa tanto importante, per il futuro di mezzo miliardo di persone, davvero occasione di una riflessione e di una partecipazione la più ampia possibile? O si continuerà a far sì che un ristretto gruppo di politici e di rappresentanti d’interesse di ogni genere, soprattutto economici, siano i soli a stabilire norme stringenti e vincolanti per tutti. Si tratta di una bella sfida, ma vale la pena di coglierla.