Potrebbero essere quattro i morti provocati nel corso dell’assalto contro il Congresso degli Stati Uniti da parte di due tre mila sostenitori di Donald Trump che non vogliono accettare il responso delle urne. Proprio nel giorno in cui dalla Georgia è venuta la conferma che, se il “trumpismo” è una realtà dell’America, esiste anche un paese del tutto diverso che continua a credere nella validità del sistema democratico. Da uno degli stati più tradizionalmente conservatori, infatti, sono stati eletti al Senato due democratici e, così, Biden adesso ha il controllo di entrambe le Camere dei rappresentanti.

Invece di riflettere su quanto ciò costituisca una decisa risposta al suo metodo politico, Trum continua a parlare di brogli elettorali che sarebbero avvenuti a suo danno senza riuscire a portare uno straccio di prova.  E’ sicuro che Donald Trump non sappia che siamo entrati nel 190 esimo anniversario del viaggio di Alexis de Tocqueville in America che là passò un lungo periodo di osservazioni e studi. Probabilmente quello che sta per diventare l’ex inquilino della Casa Bianca non ha neppure mai letto “La Democrazia in America” che il pensatore francese avrebbe pubblicato a seguito di quella lunga visita negli Usa. Fu grazie a quel libro se lo spirito democratico americano  cominciò ad essere diffuso anche in larga parte d’Europa, ancora sottoposta a forme di governi verticistici ed autoritari.

Alexis de Tocqueville  si sta sicuramente agitando nella tomba. Se Trump ha letto il suo libro più famoso, deve averlo fatto alla rovescia.

La presidenza di Trump finisce nel peggiore dei modi e sarà ricordata più per come ha incitato la follia dei suoi sostenitori piuttosto che per i precedenti quattro anni di Presidenza, nel corso dei quali erano comunque emersi svariati dubbi sulla sua capacità di mantenersi in quell’equilibrio che ci si attende da una delle autorità più importanti al mondo. Sconfessato da tutti i tribunali, ma anche dai dirigenti repubblicani di quegli stati per i quali egli lamenta frodi elettorali che non è mai riuscito a dimostrare, è adesso solo l’immagine rancorosa di chi non sa perdere. Questo va bene su quelli che erano una volta i campetti di calcio di periferia. Va molto male se alla frustrazione dello sconfitto si abbandonano quanti sono chiamati a svolgere responsabilità pubbliche.

Le immagini del Congresso americano invaso da una minoranza ottusa e violenta sono state la conseguenza di uno spirito che non è quello esaltato da de Tocqueville. Si dice che Trump esprima i sentimenti di tanti americani. E’ vero e questo sarà uno dei principali problemi che, con Biden, dovrà affrontare tutta la classe dirigente statunitense. Resta il fatto che le immagini viste a Washington sono lontanissime, non solo dal modo di sentire e di vivere di chi ha votato per i democratici, ma anche della stragrande maggioranza degli americani, indipendentemente da chi hanno votato. O, almeno, questo è ciò in cui dobbiamo sperare.

 

 

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