Grazie al Focus ministeriale sull’Avvio del nuovo anno scolastico – sempre interessante per i numerosi approfondimenti – che ha pubblicato, come di consueto, in appendice anche i dati del sistema paritario, è possibile rilevare, tra l’altro, l’andamento degli alunni iscritti. Mettendo a confronto gli ultimi dati disponibili riferiti al 2022-23 con quelli di dieci anni prima, emerge che le scuole paritarie hanno perso complessivamente oltre 221mila iscritti, pari al 21,8%.Indubbiamente il decremento demografico ha inciso pesantemente su questa flessione di iscritti, ma, se si osserva quanto avvenuto nel medesimo periodo nelle scuole statali dove le iscrizioni sono diminuite soltanto del 7,3%, ci si rende conto che il sistema paritario è in affanno per una crisi che sembra destinata a continuare anche per i prossimi anni. Forse, però, non in tutti i settori.

Le scuole dell’infanzia hanno perso nel decennio circa 190mila iscritti, facendo segnare una flessione di oltre il 30%; si tratta di una contrazione che corrisponde all’85% dell’intera riduzione di alunni nelle paritarie.

Molto più contenuta, invece, la diminuzione di iscritti nella scuola primaria: complessivamente oltre 32.400 iscritti in meno, pari a 17,2% in meno.

Meritano invece una particolare attenzione i settori della secondaria, sia di I che di II grado.

Infatti, gli alunni iscritti nelle scuole del I grado, pur facendo registrare una flessione complessiva di 1.100 iscritti nel confronto tra il 2012-13 e il 2022-23, dal 2016-17 hanno invertito la tendenza, registrando, grazie agli apporti delle scuole settentrionali e centrali, una aumento di 675 iscritti nel 2016-17, di 991 l’anno dopo, di 1.288 nel 2018-19 e così via, fino a registrare un aumento di 1.248 iscritti nel 2021-22 e di 1.039 nel 2022-23 con l’apporto non solo di quasi tutte le regioni settentrionali e centrali, ma anche di alcune del Mezzogiorno.

Per gli istituti della secondaria di II grado la situazione è ancora più sorprendente: il numero degli iscritti del 2022-23 è maggiore di 1.988 unità rispetto a quello del 2012-13. Colpisce in particolare che, dopo anni di calo di iscritti, dal 2018-19, come nel I grado, si è invertita la tendenza in quasi tutte le regioni, facendo registrare in quell’anno complessivamente 5.176 iscritti in più, grazie anche al significativo apporto dell’incremento di 3.570 iscritti in Campania.

Nel 2019-20 gli iscritti sono stati 3.543 in più (+2.661 in Campania), 1.949 in più nel 2020-21 (+2.940 in Campania), e, addirittura, 8.045 in aumento nel 2021-22 (+3.803 in Campania), per concludere in crescendo nel 2022-23 con un nuovo aumento di 10.475 iscritti (+5.149 in Campania).Nel 2012-13 gli iscritti alla scuola secondaria di II grado nelle paritarie erano 129.125 a livello nazionale e 24.003 in Campania; nel 2022-23, 131.183 (+1,6%) a livello nazionale e 36.449 in Campania (+51,9%).La Campania sembra, dunque, fare da traino per il rilancio della scuola paritaria negli istituti superiori. Un fenomeno congiunturale o qualcosa di più? Un confronto con le scuole statali ci può aiutare a fornire una risposta. E la lettura dei dossier di Tuttoscuola sui sospetti diplomifici mette a disposizione ulteriori dati e chiavi di lettura interessanti.

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