Il futuro dall’Europa in un esame di Stefano Zamagni alla vigilia delle elezioni europee del prossimo giugno.

Con un intervento video, Zamagni esamina i ritardi dell’Europa in tema di crescita con un Pil pro capite inferiore del 27% di quello degli Stati Uniti. Cosa dovuta alla minore produttività e al minore numero delle ore di lavoro che dividono quello europeo dal sistema economico statunitense. Le imprese europee hanno dedicato la metà delle risorse per la ricerca e lo sviluppo rispetto a quanto non abbiamo fatto quelle degli Usa.

Seconda osservazione di Zamagni: il “green deal” e l’autonomia militare rischiano di travolgere i bilanci dell’Unione. L’Europa spende un terzo di quanto non facciano gli Usa. Occorre allora pensare ad un Bilancio comune europeo.

La mancanza di collaborazione interna riguarda anche le politiche del welfare e quelle fiscali. E allora bisogna parlare di un Debito comune. Eppure, dice Zamagni, ai tempi dell’emergenza del Covid le cose sono state fatte a conferma che ciò che manca è la volontà politica.

l’Europa, inoltre, è stata la prima a regolamentare l’Intelligenza artificiale. E’ sorto però il problema sollevato dagli americani sul principio di proporzionalità che investe la questione delle regole introdotte le quali non possono essere le stesse per la piccola, media e grande impresa.

Per ascoltare l’intero intervento CLICCA QUI

About Author