Oltre 150 premi Nobel hanno firmato una lettera aperta per ampliare gli sforzi per incrementare la produzione alimentare ed evitare quella che si prefigura come un’imminente catastrofe mondiale della fame provocata da quello che è definito il “tragico squilibrio tra domanda e offerta alimentare globale”.
Tra i firmatari vi sono scienziati come Robert Woodrow Wilson, Roger Penrose ,Cynthia Rosenzweig, Gebisa Ejeta e Jennifer Doudna, il Dalai Lama, Joseph E Stiglit, Akinwumi Adesina, Presidente della Banca africana di sviluppo, la premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka e, il coordinatore del gruppo, Cary Fowler, premio World Food 2024 e inviato speciale degli Stati Uniti per la sicurezza alimentare globale.
Riferendosi alla crisi climatica e alla la guerra, i firmatari auspicano un impegno per fare crescere la produzione alimentare al fine di 9,7 miliardi di persone entro il 2050.
Secondo i premi Nobel firmatari l’appello, i fattori che minano la produttività includono l’erosione del suolo, il degrado del territorio, la perdita di biodiversità, la scarsità d’acqua, e i conflitti e le politiche governative che frenano l’innovazione in campo agricolo.