I leader africani hanno chiesto da Nairobi la riduzione del debito per tutto il loto continente per consentire un impegno più forte contro la crisi climatica. Dalla capitale del Kenya è stata diffusa la Dichiarazione di Nairobi al termine di quello che è stato il primo vertice africano sul clima.

La dichiarazione include anche un appello per tasse globali sul carbonio e per una maggiore rappresentanza dei paesi africani nella guida delle banche multilaterali.

Non sono però mancate le critiche dai gruppi ambientalisti secondo i quali il documento avrebbe dovuto essere più forte ed incisivo, oltre che mancante del tutto per ciò che riguarda il rispetto dei diritti, tanto violati in numerosi paesi.

In particolare, le critiche riguardano il fatto che i paesi africani non hanno sostenuto adeguatamente la necessità che i cosiddetti aiuti verdi arrivino anche alle loro popolazioni, elemento che porta a fare intravedere ai più critici il permanere di atteggiamenti colonialisti da parte dei paesi più ricchi.

Inoltre, forte è la critica contro quella che è definita la “mercificazione” e l’estrazione delle risorse naturali dell’Africa, mentre i paesi dell’Occidente continuano ad inquinare.

All’incontro di Nairobi ha partecipato anche il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, secondo il quale “l’energia rinnovabile potrebbe costituire il miracolo africano” e far diventare l’Africa una vera e propria potenza in materia di energie rinnovabili.

 

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