Nel nostro Paese il lavoro è diminuito per una serie di concause (dinamiche della globalizzazione e delocalizzazioni, sviluppo dell’automazione, errate scelte di politica industriale, ricerca del minor costo e non della maggiore qualità, crisi economica dal 2008, crisi pandemica ecc.) e ha progressivamente perso dignità e ruolo, causando crescenti squilibri sociali. L’Italia è l’unica nazione tra quelle sviluppate ad avere una popolazione attiva inferiore a quella delle persone inattive. Abbiamo un tasso di occupazione inferiore di 10 punti rispetto a quello della media dei Paesi UE, equivalente a 3,7 milioni di posti di lavoro. A fare la differenza è il sottodimensionamento di molti comparti dei servizi pubblici e privati (sanità, assistenza, servizi alle persone e alle imprese, istruzione, comunicazione…).

Non partecipa al mercato del lavoro una quota significativa di giovani under 34 – un terzo dei giovani nella fascia 15-24 anni non studia né lavora e ingrossa i preoccupanti numeri dei cosiddetti NEET – delle donne e della popolazione in età di lavoro del Mezzogiorno. Si tratta di un ampio bacino di risorse umane inutilizzate (circa 5,5 milioni secondo l’Istat, sommando le persone in cerca di lavoro, scoraggiate o disponibili a cercarlo a determinate condizioni, tra le quali 2,1 milioni di giovani che non studiano e non lavorano), o sottoutilizzate nell’ambito lavorativo (1,4 milioni di part-time involontari). Consideriamo anche il mezzo milione di giovani che hanno completato percorsi formativi di un certo rilievo e si sono trasferiti nei Paesi esteri che offrono migliori opportunità di lavoro.

Questi numeri sono tendenzialmente destinati a peggiorare nei prossimi 15 anni, per la fuoriuscita dal mercato del lavoro delle generazioni del baby-boom, con un incremento previsto di circa 1,5 milioni di pensionati, e la riduzione di oltre 4,5 milioni di persone in età di lavoro, per le conseguenze della prolungata denatalità.

Questi sono alcuni dei punti che INSIEME sottolinea nella petizione sul Lavoro che è in corso di sottoscrizione. Per firmarla, è molto semplice aderire, CLICCA QUI

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