Proprio allo scadere del 2020 è stata data alle stampe l’opera “La logica del bene comune” nuova edizione commentata del lavoro di Antonio Genovesi.
La nuova edizione commentata dell’opera “La logica per i giovanetti” pubblicata per la prima volta nel 1776 da Genovesi che fu filosofo ed economista, oltre che preside della prima facoltà in Europa di Economia di cui si abbia notizia. Abate, insegnò per tutta la vita e formò non solo le classi sociali ed imprenditoriali del Regno di Napoli, ma – con le sue Lezioni di Economia Civile – ha segnato la storia dell’economia.
L’opera appena pubblicata offre a un più ampio pubblico la possibilità di confrontarsi con un testo profetico (guardando l’anno della prima pubblicazione) per la formazione a tutto tondo di persone in crescita, i “giovanetti”.
Come afferma Roberto Mancini nel suo saggio introduttivo, quella delineata da Genovesi è una logica concreta, una guida per orientarsi nella vita. I “giovanetti” non vanno identificati con studenti inesperti. Leggendo le pagine della Logica si capisce che egli li intende come i veri protagonisti del tempo nuovo, secondo una prospettiva che guarda al progresso qualitativo concepito come piena umanizzazione delle persone e civilizzazione della società.
Stefano Zamagni nella Prefazione dichiara che la Logica di Genovesi affronta in modo diretto e metodologicamente robusto la grande questione di cosa significhi educare. Educare significa riconoscere nella persona un’eccedenza
rispetto al puro e semplice addestramento. È per questo che l’educazione non può essere ridotta alla mera istruzione: essa, infatti, è ultimamente finalizzata alla manifestazione della libertà. La persona è libera perché sa riconoscere il bene e volgersi verso esso.
Il testo potrà senz’altro collocarsi nell’alveo degli strumenti utili al nuovo patto educativo per la cura del creato promosso da papa Francesco (“Ricostruire il patto educativo globale”); ossia riflettere su tutto ciò che educhi alla “solidarietà universale” e a “un nuovo umanesimo”, al fine di affrontare le sfide di un mondo in “continua trasformazione” e “attraversato da molteplici crisi”.