Il Pianeta è in gran confusione, a  voler essere ottimisti, e tale confusione purtroppo potrebbe portare a conseguenze tali da mettere in pericolo l’esistenza dei suoi abitanti. Soprattutto il Vecchio Continente non si sta dimostrando all’altezza della situazione, forse perché troppo avanti negli anni, e si è fatto sopraffare dagli USA. Ha accettato passivamente tutte le politiche contrarie ai suoi interessi e favorevoli a quelli americani, fino a doversi autoinfliggere un “harakiri” energetico di cui sta pagando pesanti conseguenze.

Ritengo quindi che sia giusto ascoltare le voci di chi non ha gettato il cervello all’ammasso e che sa guardare oltre il banale e fuorviante assioma “aggredito, aggressore, diritto internazionale”, ritornello spesso pronunciato da chi, in altre circostanze, aveva allegramente sorvolato sullo stesso assioma nel caso riguardasse il suo operato o quello dei suoi amici.

Inizio con presentare la visione, alternativa al main stream, di uno tra i più autorevoli commentatori a livello mondiale, il professor Sachs, consulente di vari segretari delle Nazioni Unite e di presidenti statunitensi. Jeffrey Sachs, di famiglia ebrea, è membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali ed era presente pochi giorni fa a Roma in occasione dell’anniversario dei 750 anni dalla morte di San Tommaso D’Aquino. Tutti noi dovremmo essergli molto grati per il coraggio delle sue affermazioni e per essere una voce libera e fuori dal coro.

Intervistato nel programma condotto da un popolare commentatore statunitense, l’ex giudice Andrew Napolitano, affronta nella prima parte, con la solita quasi disarmante sincerità, la crisi ucrana, e i suoi giudizi sono tranchant: definisce una pazzia le parole di Macron sull’invio di truppe, definisce la guerra una truffa della Nato, ma soprattutto attacca la Sottosegretaria di stato Victoria Nuland, che a suo dire ha le mani macchiata di sangue. La sua idea, da me condivisa, è che la Nuland sia una delle persone più pericolose che abbia mai ricoperto un incarico negli USA. Ritenuta da molti, tra l’altro, la vera organizzatrice del colpo di stato del 2014 contro Yanukovich, con il quale ci si è incamminati verso il disastro. Per la cronaca, la sottosegretaria si è appena dimessa. Si dice per non essere stata promossa vice-Segretaria di Stato. Al suo posto è stato nominato Kurt Campbell, esperto di questioni cinesi, e molti hanno pensato che sia un ulteriore segno della volontà di Biden di abbandonare lo scenario ucraino per dedicarsi al confronto con la Cina. Riporto, a riguardo, un passo dalla rivista Analisi Difesa: “Del resto l’obiettivo degli Stati Uniti di utilizzare l’Ucraina per logorare la Russia, ma soprattutto sbaragliare il loro più grande competitor economico (la UE) è già stato raggiunto grazie anche alla “tafazziana” eutanasia dell’Europa e della gran parte dei suoi governanti”. L’analisi degli esperti è giustamente impietosa (CLICCA QUI).

Passando alla situazione di Gaza, il professor Jeffery Sachs ha formulato giudizi molto pesanti su Israele. Ha infatti dichiarato: “Civili innocenti di Gaza erano in fila per ricevere farina e acqua da un camion di aiuti, e più di 100 sono stati massacrati, falciati, dalle truppe israeliane. Questo è uno dei massacri più riprovevoli e pubblici in cui si sono impegnati”. Ha poi continuato: “… Israele ha deliberatamente affamato il popolo di Gaza. Affamato! Non sto esagerando, sto parlando di affamare letteralmente una popolazione. Israele è un criminale, si trova ora in uno status di crimine di guerra continuo. Credo, nello status di genocidio”. Ha poi sottolineato un punto importante: “Tutto questo finirà quando gli Stati Uniti smetteranno di fornire munizioni a Israele. Non si fermerà con l’autocontrollo che in Israele non ce n’è… Credono nella pulizia etnica o peggio. E sono gli Stati Uniti l’unico sostegno… che non riesce a fermare questo massacro”. Nel video, Sachs parla apertamente di genocidio, dice che c’è una banda di fanatici omicida nel governo, con una visione messianica, una situazione di vergogna per Israele. Si dice poi sinceramente disgustato dalla mancanza di onestà del governo americano e del “borbottante” Biden( si può facilmente attivare la traduzione simultanea in italiano CLICCA QUI).

Sempre a proposito di voci libere e fuori dal coro, riporto questa accorata esortazione di Franco Cardini: il famoso storico ci invita a leggere e diffondere il libro della diplomatica Elena Basile, “L’occidente e il nemico permanente”, con una lucida analisi controcorrente. La prefazione è di Luciano Canfora (CLICCA QUI).

E concludo con un altro campione dei fuori dal coro, il professor Orsini, oggetto di attacchi scomposti per le sue idee, peraltro sempre ben documentate. Purtroppo si preferisce ascoltare le sirene dei guerrafondai invece delle sagge considerazioni di Orsini. Allego due link dove si potrà leggere la risposta molto diplomatica ai suoi detrattori, il secondo è per chi non ha X (CLICCA QUI e  QUI).

Sostenere la posizione del Papa è la sola possibilità di cambiare il paradigma guerresco, e si spera che i partiti che avranno il coraggio di farlo possano vincere le prossime elezioni europee.

Massimo Brundisini

 

 

 

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