La pandemia di Covid-19 ha avuto un pesante impatto anche sui settori dei media e dell’audiovisivo europei. Fra le conseguenze più preoccupanti, il calo delle entrate pubblicitarie (i mezzi di informazione, durante il lockdown, hanno visto una diminuzione degli introiti pubblicitari tra il 30% e l’80%, la TV del 20%), il crollo dei ricavi dei cinema (con perdite stimate in 100.000 euro per schermo al mese durante il lockdown), la stagnazione della produzione (le riprese di nuovi film, programmi e serie TV sono state in molti casi interrotte e spesso non possono contare su polizze assicurative idonee a coprire eventi come la pandemia), la perdita di posti di lavoro. La crisi ha inoltre acuito tendenze già in atto che contribuiscono ad indebolire ulteriormente i settori dei media e dell’audiovisivo dell’UE, come il rafforzamento della presenza sul mercato di piattaforme online di Paesi terzi, la maggiore diffusione della disinformazione online e la scarsa innovazione tecnologica, con l’adozione ancora troppo limitata di tecnologie digitali da parte di questi settori.

E’ in questo scenario che la Commissione europea ha presentato, all’inizio di dicembre, un piano d’azione – Europe’s Media in the Digital Decade – finalizzato a sostenere la ripresa post Covid-19 e a rilanciare i settori dei media e dell’audiovisivo europei. Il piano si concentra sul comparto dell’informazione (stampa cartacea e online, radio e servizi audiovisivi) e dell’intrattenimento audiovisivo (in particolare cinema, TV, radio e video in streaming, videogiochi e format innovativi come le esperienze di realtà virtuale). Esso prevede tre ambiti di intervento – RipresaTrasformazioneStrumenti e Capacità – e 10 azioni concrete da realizzare per aiutare questi settori a riprendersi dalla crisi, favorire la loro trasformazione verde e digitale e rafforzare la loro futura resilienza. Secondo la roadmap definita dal piano, la maggior parte di queste azioni verrà attuata già a partire dal 2021, coinvolgendo anche gli Stati membri e tutte le parti interessate.

Le azioni per la ripresa

Per aiutare l’industria europea dei media e dell’audiovisivo a superare la crisi, in particolare attraverso il sostegno finanziario, la Commissione UE punta a:

1. facilitare l’accesso ai finanziamenti dell’UE attivando uno strumento interattivo che consenta alle imprese dei settori target di trovare tutte le opportunità di finanziamento dell’UE loro destinate. Lo strumento fornirà orientamenti sui finanziamenti disponibili nell’ambito del bilancio UE 2021-2027, ma anche attraverso i Piani nazionali per la ripresa e la resilienza collegati al Recovery Fund.
2. stimolare gli investimenti nel settore audiovisivo lanciando una nuova piattaforma di equity investment – Media Invest – che aiuterà le imprese del settore a crescere a livello internazionale. L’obiettivo è mobilitare investimenti per 400 milioni di euro in 7 anni, utilizzando anche le risorse del futuro Europa Creativa e InvestEU 2021-2027. La piattaforma sarà integrata con attività di capacity building per investitori e di investment readiness per le imprese interessate a questi investimenti.
3. l’iniziativa “NEWS” per il sostegno al settore dell’informazione. L’iniziativa faciliterà l’accesso a prestiti, investimenti in equity e sovvenzioni per il settore target, prevede attività per migliorare la conoscenza del mercato europeo dei media per gli investitori, nonché la realizzazione di un Forum europeo per favorire un confronto regolare con gli stakeholder e gli operatori dell’informazione.

Le azioni per la trasformazione verde e digitale

Per aiutare l’industria europea dei media e dell’audiovisivo ad affrontare la duplice transizione verde e digitale, favorendo la sua resilienza a lungo termine e migliorandone la competitività, sono previste:

4. la creazione di un Media Data Space europeo per supportare le imprese del settore dei media nella condivisione di dati e nello sviluppo di soluzioni innovative basate sui dati.
5. il lancio di una Coalizione industriale di Realtà Virtuale e Aumentata (VR/AR) per stimolare la cooperazione tra settori industriali che utilizzano le tecnologie immersive e garantire la leadership europea nel mercato, cruciale e in crescita, di tali tecnologie. Si intende inoltre lanciare un Laboratorio per i media di Realtà Virtuale per favorire la cooperazione su progetti riguardanti nuove modalità di storytelling e interazione attraverso la VR/AR.
6. l’avvio di una cooperazione strutturata con l’industria e i fondi (sub) nazionali per l’audiovisivo, con l’obiettivo di condividere le migliori pratiche e concordare strumenti comuni e standard per aiutare l’industria audiovisiva europea a diventare climaticamente neutra entro il 2050.

Le azioni per maggiori strumenti e capacità

Il piano punta l’attenzione anche sull’importanza di dotare i cittadini e le imprese europei di maggiori strumenti e capacità per agire consapevolmente nell’ambiente mediatico e cogliere opportunità emergenti. Si prevede quindi di:

7. avviare un dialogo con l’industria audiovisiva per migliorare l’accesso ai contenuti audiovisivi e la loro disponibilità in tutta l’UE, aiutare l’industria a raggiungere nuovi tipi di pubblico e i consumatori a godere di un’ampia varietà di contenuti.
8. avviare azioni dedicate per promuovere i talenti mediatici europei.
9. dotare i cittadini di maggiori strumenti e capacità, fra l’altro rendendo effettiva l’alfabetizzazione mediatica e sostenendo la creazione di servizi indipendenti di aggregazione di contenuti di informazione.
10. rafforzare la cooperazione tra le autorità di regolamentazione al fine di garantire il corretto funzionamento del mercato dei media dell’UE.

Il nuovo piano d’azione va di pari passo con il piano d’azione per la democrazia europea, ugualmente presentato dalla Commissione all’inizio di dicembre, che comprende tra i suoi obiettivi il rafforzamento della libertà e del pluralismo dei mezzi di informazione in tutta Europa, ponendo l’accento sulla protezione dei giornalisti. Il piano d’azione è anche in linea con le proposte, appena presentate dalla Commissione, relative al Digital Services Act e Digital Markets Act, orientate a modernizzare il quadro giuridico applicabile ai servizi digitali nell’UE.

Il futuro programma Europa Creativa 2021-2027 – che sta per essere definitivamente approvato dal Parlamento e dal Consiglio dell’UE – sarà fondamentale per il sostegno di questi settori. Europa Creativa costituisce il principale strumento di finanziamento dell’UE per i settori culturali e creativi e potrà disporre di un budget di 2,4 miliardi di euro per i prossimi 7 anni. In particolare, il settore cinematografico e dell’audiovisivo continuerà ad essere sostenuto attraverso la sezione MEDIA del programma, mentre la sezione Transettoriale includerà, per la prima volta, il sostegno al settore dei mezzi di informazione, con azioni volte a promuovere l’alfabetizzazione mediatica, il giornalismo, il pluralismo e la libertà dei media.

Il piano d’azione Europe’s Media in the Digital Decade

Progetti finanziati dall’UE a sostegno del pluralismo e della libertà dei media

Diffuso da Eurolettera ( CLICCA QUI )

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