La dipendenza da gioco d’azzardo online rappresenta una delle varianti più recenti della ludopatia, una patologia comportamentale riconosciuta da molte giurisdizioni e disciplinata in diversi ordinamenti, come quello italiano. Il gioco d’azzardo patologico (GAP) è classificato nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) come disturbo del controllo degli impulsi, includendo quindi la forma online come una sua sottocategoria emergente.
Dal punto di vista giuridico, la dipendenza da gioco d’azzardo online solleva questioni cruciali legate alla regolamentazione del gioco, alla responsabilità degli operatori di gioco, e alle tutele previste per i consumatori. La Legge n. 189/2012 (conosciuta anche come “Decreto Balduzzi”) ha introdotto in Italia specifiche misure per limitare i danni derivanti dal gioco d’azzardo, comprese disposizioni riguardanti la pubblicità e l’offerta di giochi online. La legge ha inoltre promosso campagne di sensibilizzazione e l’istituzione di fondi per la prevenzione e il trattamento del gioco patologico. Tuttavia, la natura del gioco online, caratterizzata da accessibilità immediata, anonimato e disponibilità continua, rende il controllo e la prevenzione più difficili rispetto al gioco d’azzardo tradizionale.
Aspetti Filosofici: L’etica del Gioco d’Azzardo Online
Da un punto di vista filosofico, la dipendenza da gioco d’azzardo online mette in discussione concetti fondamentali della libertà individuale e della responsabilità. In un contesto dove il giocatore può facilmente accedere a piattaforme di gioco da casa, la nozione di “libero arbitrio” diventa centrale. Il giocatore è davvero libero di decidere se e quando fermarsi, o è vittima di meccanismi psicologici manipolatori progettati per prolungare l’esperienza di gioco e favorire la dipendenza?
Il filosofo Immanuel Kant sosteneva che la libertà vera è l’autonomia morale, cioè la capacità di agire secondo la ragione piuttosto che secondo impulsi o desideri. Nel caso del gioco d’azzardo online, possiamo dire che l’individuo perda progressivamente la sua autonomia, diventando schiavo di un comportamento compulsivo che gli impedisce di agire secondo una razionalità a lungo termine. La possibilità di giocare in segreto e senza interazioni sociali dirette amplifica i processi di negazione e auto-inganno, allontanando il soggetto dalla consapevolezza del problema.
Aspetti Psicologici: La Natura del Comportamento Compulsivo Online
Dal punto di vista psicologico, il gioco d’azzardo online si distingue per l’enorme potenziale di rinforzo immediato. Le caratteristiche di interattività e gratificazione immediata aumentano l’intensità dell’esperienza. Diversi studi hanno evidenziato che il rinforzo intermittente (ovvero la possibilità di vincere in modo casuale e imprevedibile) rappresenta uno dei principali fattori che alimentano la dipendenza.
Il comportamento compulsivo è ulteriormente aggravato dalla dimensione anonima e dall’illusione di controllo che il gioco online favorisce. Il giocatore può facilmente cadere in un ciclo di rinforzo negativo, cercando di recuperare le perdite attraverso ulteriori puntate, il che lo porta ad accumulare ulteriori debiti e danni psicologici.
Il Quadro Normativo
La responsabilità degli operatori di gioco in Italia è disciplinata da una serie di leggi e regolamenti volti a garantire la sicurezza e il benessere dei giocatori. Tra queste, il Decreto Balduzzi (Legge n.189/2012) ha introdotto le prime misure concrete per contrastare il gioco patologico, obbligando gli operatori a esporre messaggi informativi sui rischi del gioco e a vietare l’accesso ai minori.
Il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), modificato dal Decreto Legislativo 14 agosto 2019, n. 104, impone ulteriori obblighi agli operatori di gioco, tra cui l’adozione di misure di auto-esclusione volontaria per i giocatori e la creazione di strumenti di monitoraggio per identificare comportamenti di gioco a rischio. A livello europeo, la Raccomandazione 2014/478/UE stabilisce linee guida per la protezione dei consumatori di servizi di gioco d’azzardo online, incentivando l’adozione di strumenti tecnologici di monitoraggio e prevenzione.
Obblighi degli Operatori di Gioco
Gli operatori di gioco sono tenuti a implementare una serie di misure preventive finalizzate a identificare i giocatori a rischio di dipendenza. Tra le misure più rilevanti troviamo:
- Registrazione e Monitoraggio dei Giocatori: Gli operatori devono monitorare i comportamenti di gioco attraverso la raccolta di dati relativi a frequenza, durata e importo delle giocate. Questo permette di identificare eventuali anomalie nel comportamento di un giocatore che potrebbero indicare dipendenza o vulnerabilità.
- Strumenti di Auto-Limitazione: Devono essere messi a disposizione dei giocatori strumenti che consentano di auto-limitare il tempo e il denaro speso per il gioco. Inoltre, il sistema di auto-esclusione deve essere facilmente accessibile e garantire che il giocatore non possa accedere nuovamente al servizio durante il periodo di esclusione.
- Messaggi Informativi e di Allerta: Gli operatori sono obbligati a fornire messaggi di avvertimento sui rischi del gioco d’azzardo, includendo collegamenti a servizi di assistenza per giocatori problematici e informazioni sulla prevenzione del gioco patologico.
- Formazione del Personale: È essenziale che il personale degli operatori di gioco sia adeguatamente formato per riconoscere i segnali di gioco patologico e per fornire aiuto o indirizzare il giocatore verso le opportune risorse di supporto.
Sanzioni per il Mancato Rispetto degli Obblighi
In caso di mancato rispetto degli obblighi previsti, gli operatori di gioco possono essere soggetti a sanzioni amministrative e penali. Il Codice del Consumo e il Codice penale italiano prevedono multe sostanziose e la sospensione della licenza per gli operatori che non adottano adeguate misure di prevenzione. Inoltre, la giurisprudenza italiana ha riconosciuto il diritto dei giocatori patologici di richiedere risarcimenti danni nei confronti degli operatori che non hanno rispettato i propri obblighi.
Problematiche e Limiti nell’Implementazione delle Misure Preventive
Nonostante l’esistenza di un solido quadro normativo, l’implementazione pratica di tali misure presenta alcune problematiche. La raccolta e l’analisi dei dati relativi al comportamento dei giocatori sollevano questioni legate alla protezione della privacy, soprattutto in conformità con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Inoltre, la definizione di “giocatore vulnerabile” non è sempre chiara, e la soglia oltre la quale un comportamento di gioco può essere considerato patologico varia tra gli individui, rendendo difficile l’individuazione precoce.
Gli operatori di gioco sono tenuti a garantire la sicurezza e il benessere dei propri utenti attraverso l’adozione di misure preventive che limitino la partecipazione dei giocatori vulnerabili. Tuttavia, per garantire un’efficace protezione dei consumatori, è necessaria una cooperazione tra gli operatori, le autorità di regolamentazione e i fornitori di servizi di assistenza. Solo attraverso un approccio integrato sarà possibile ridurre i danni legati al gioco patologico e garantire una maggiore tutela dei soggetti vulnerabili.
Dal 4 aprile 2024 sono divenute operative le norme del Decreto legislativo n. 41 del 25 marzo 2024 che, in attuazione dell’articolo 15 della Legge delega fiscale n. 111/2023, reca Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza.
Tra le finalità del riordino delle disposizioni che regolano il settore dei giochi pubblici in Italia vi è sicuramente quella di perseguire la piena e affidabile protezione della salute del giocatore, prevedendo ogni modalità che possa generare disturbi patologici o forme di gioco d’azzardo patologico.
Per perseguire effettivamente i suddetti criteri generali, l’offerta di gioco e le relative modalità di svolgimento dovranno essere supportate da idonei strumenti di tecnologia avanzata, con particolare riguardo anche agli strumenti dell’intelligenza artificiale.
Inoltre, l’articolo 14 del Titolo III, del Decreto legislativo n. 41/2024 è dedicato proprio alla tutela e protezione del giocatore, prevede espressamente l’istituzione di una Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia.
Una delle problematiche emergenti riguarda il fatto che molte piattaforme di gioco d’azzardo online operano da paesi esteri, rendendo complessa la giurisdizione e l’applicazione delle normative italiane. In questo contesto, è fondamentale un approccio transnazionale che regoli in modo omogeneo il settore e protegga i consumatori in modo efficace.
Terapie e Approcci al Trattamento
Dal punto di vista terapeutico, la dipendenza da gioco d’azzardo online richiede interventi mirati che combinano psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT), trattamenti farmacologici e supporto psicosociale. A Milano, esistono diversi centri specializzati nella cura delle dipendenze comportamentali, tra cui il Centro per il Trattamento delle Dipendenze da Gioco d’Azzardo presso l’Ospedale Niguarda e il Servizio per le Dipendenze (Ser.D) dell’ASL di Milano. Questi centri offrono percorsi personalizzati di cura, includendo sia la dimensione psicologica che quella sociale della dipendenza.
Conclusioni
La dipendenza da gioco d’azzardo online solleva sfide importanti a livello giuridico, psicologico e filosofico. La natura anonima e accessibile del gioco online richiede un rafforzamento delle normative esistenti e una riflessione etica sui limiti della libertà individuale. Allo stesso tempo, è necessaria una maggiore consapevolezza dei meccanismi psicologici che favoriscono questa forma di dipendenza, al fine di sviluppare terapie più efficaci.
Daniele Onori
Pubblicato su www.centrostudilivatino.it
Bibliografia
- DSM-5. Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. Quinta Edizione. American Psychiatric Association, 2013.
- C. Crocq, “Patologia del Gioco d’Azzardo: Un Disturbo del Controllo degli Impulsi”, Rivista di Psichiatria, 2015.
- A. Rossi, “Gioco d’Azzardo e Dipendenza: Aspetti Giuridici e Psichiatrici”, Giuffrè Editore, Milano, 2018.
- E. Molinaro, “Etica e Gioco d’Azzardo”, Il Mulino, 2019.
- V. Brunetti, Il gioco d’azzardo in Italia. La dimensione del fenomeno e gli interessi della criminalità organizzata. In https://www.centrostudilivatino.it/il-gioco-dazzardo-in-italia-la-dimensione-del-fenomeno-e-gli-interessi-della-criminalita-organizzata/