Le autorità bielorusse hanno costretto un jet Ryanair a effettuare un atterraggio di emergenza a Minsk per arrestare un blogger dell’opposizione che si trovava a bordo e ricercato per aver organizzato le proteste della scorsa estate contro il dittatore Alexander Lukashenko. Il velivolo civile è stato, in dispregio di tutte le leggi internazionali, ad interrompere il proprio volo a seguito dell’intervento di un Mig- 29 bielorusso.

Roman Protasevich è stato infatti arrestato dalla polizia dopo l’atterraggio all’aeroporto nazionale di Minsk giustificato con la non vera notizia che a bordo si trovasse una bomba o che il velivolo fosse stato dirottato. Minsk ha confermato di aver scortato un caccia Mig-29 per scortare l’aereo.

Protasevich, tra i passeggeri del volo interno europeo da Atene a Vilnius, capitale della Lituania, era in esilio dal 2019 e la Polonia aveva precedentemente respinto una richiesta di estradizione avanzata da Minsk.

Immediata la reazione di alcune capitali dell’Unione europea che già sono state recentemente molto critiche con il governo di Lukashenko dopo l’avvio di un’estesa e dura repressione nei confronti dei leader dell’opposizione e dei media indipendenti.

Protasevich aveva seguito ad Atene la visita di Svetlana Tikhanovskaya, ex candidata alla presidenza della Bielorussia, che si è dichiarata leader in esilio del paese dopo aver accusato il padre- padrone di aver organizzato una vera e propria frode in occasione delle elezioni dello scorso anno.

E’ assolutamente necessario che l’Europa e l’Italia reagiscano a seguito di quello che si rivela essere un vero e proprio atto di pirateria aerea assolutamente ingiustificato e al quale è necessario rispondere in maniera ferma e determinata.

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