MEAN – Movimento Europeo di Azione Nonviolenta – è un progetto di costruzione della pace e di assistenza umanitaria in Ucraina con gli Ucraini, avviato in Italia dalla rete “Per un nuovo welfare” e promosso da 35 Soggetti Nazionali della Società civile. L’ idea principale è quella di preservare il potere trasformativo della nonviolenza attiva all’interno dello scenario di conflitto, non solo teoricamente ma anche concretamente, attraverso una mobilitazione massiccia di migliaia di civili europei in Ucraina. La convinzione dei promotori è che la resistenza armata può fermare o addirittura sconfiggere l’aggressione, ma non può cambiare il contesto che l’ha resa possibile, mentre una massiccia presenza internazionale basata sull’azione nonviolenta può creare le condizioni per la moltiplicazione delle opzioni e per un futuro che escluda l’uso della guerra nella risoluzione dei conflitti tra Stati.
In questa direzione vanno alcune proposte:
- la convocazione al più presto di una “Conferenza Europea sui criteri per la istituzione e per la operatività dei Corpi Civili di Pace Europei” con protagonisti i costruttori di pace sia istituzionali che non governativi la proposta che il Consiglio Europeo decida finalmente la istituzione di autentici Corpi Civili di Pace Europei, dotati di tutti gli strumenti e mezzi che ne assicurino l’autorevolezza e la forza necessarie ad adempiere la loro missione. Si tratta dello sviluppo della proposta che Alex Langer lanciò già nel 1994 e per sostenere la quale è stata avviata una petizione che si può sottoscrivere nel sito web del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (CLICCA QUI )
- che il Governo italiano rilanci e ridefinisca il concetto di Corpi civili di Pace nel nostro Paese uscendo dalla sperimentazione infinita in cui li si è confinati dal 2014 ad oggi. Dal 2014 a 31 dicembre 2022, l’Italia ha speso 190 miliardi di euro in Spesa Militare ma non è riuscita a spendere 9 milioni per sperimentazione Corpi Civili di Pace.
- la convocazione di una “Marcia nonviolenta della fraternità e della pace” da farsi possibilmente entro l’estate 2023 come manifestazione nonviolenta conclusiva della Conferenza europea di cui sopra.