Questo il post di Matteo Salvini che accompagnava il selfie su Facebook ricordava l’anno scorso gli stretti legami con l’ultra destro Heinz-Christian Strache, ex Vice cancelliere austriaco.
Purtroppo, una intercettazione fu galeotta e il ” sovranista” sfegatato al pari del capo della Lega italiana, è stato costretto a dimettersi da tutte le sue cariche. Secondo gli avversari, e stando agli articoli di giornale, l’intercettazione rivela che Strache trafficava con l’entourage di Putin.
Ovviamente, si sprecheranno ora i commenti sulle ombre che la vicenda getta, non solo sulla estrema destra austriaca, ma su tutto il sovranismo europeo per il ruolo che esso svolge per conto terzi. Una notiziaccia per Matteo Salvini, giunta proprio mentre stava per salire.sul palco del ” Sovranismo” a Milano.
Un motivo in più per sottolineare il clima d’assedio che Salvini sta vivendo da qualche giorno in Italia. Ce l’hanno tutti con lui, lo contestano a lenzuolate stese alle finestre, gli arrestato un sindaco e gli inquisiscono un sottosegretario importante e il Presidente della Regione Lombardia. Adesso, gli silurano uno degli alleati europei. Non ne può proprio più. Lui, però, è d’acciaio e va avanti perché … deve lavorare.
Al di là delle vicende politiche di Matteo Salvini, però, il caso Strache porta ancora una volta a riflettere su questi della destra che, da tutte le parti, predicano onestà e buon governo e, poi, si fanno trovare, si direbbe a Roma, con il ” sorcio in bocca” o con le ” mani in pasta”.
Alessandro Di Severo