Siamo giunti al congresso di Insieme. Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia che ha costretto ad un lavoro esclusivamente telematico. Anche la raccolta delle iscrizioni non è stata facile in una situazione come quella che abbiamo vissuto. Perché il nostro è un partito “francescano”, senza mezzi finanziari e non è in grado di costruire grandi apparati organizzativi, ma deve accontentarsi del volontariato svolto esclusivamente dai dirigenti provvisori del Partito. A questo riguardo è doveroso ringraziare Anna Maria Pitzolu e Eleonora Mosti, oltre che il responsabile del Dipartimento organizzazione, Giuseppe Chinnici.

Siamo giunti all’Assemblea generale nonostante i tanti tentativi fatti per impedirci di convocarla. Abbiamo resistito perché, come tutti i congressi, porta una sferzata di energia. Porta anche delle polemiche, spesso agitate da chi non conosce esattamente il lavoro svolto nei nove mesi accumulati dall’Assemblea costituente ad oggi. Non è stato facile organizzarla, anche se di positivo c’è stato che il Comitato di coordinamento ha sempre approvato all’unanimità tutte le decisioni al riguardo.

Ma dopo aver registrato le difficoltà, e dopo la constatazione che il Congresso comunque si farà,  vediamo cosa dovremo attenderci perché domenica sera si possa parlare di un’ulteriore occasione di crescita e di sviluppo per INSIEME e per  tutto il mondo ad esso collegato.

Come sottolinea la Mozione “Il partito nuovo”, il cui principale elaboratore, e primo sottoscrittore, è Stefano Zamagni, INSIEME proseguirà lungo la strada tracciata dal Manifesto fondativo ( CLICCA QUI ) ribadendo che:

  • è impegnato per una autentica trasformazione del Paese perché è considerata superata ogni ipotesi meramente riformista
  • è forza politica “autonoma” nel ribadire  i propri principi ispiratori, ponendosi in alternativa a tutto il quadro politico attuale e, dunque, sfuggendo alla logica della scelta tra destra e sinistra che le quali appaiono del tutto deficitarie nell’ improntare la sollecitudine nei confronti del Paese considerando la Persona nella sua integralità, sostenendo la famiglia, ricercando nel concreto più solidarietà a livello legislativo, istituzionale e operativo, affrontando le questioni etiche nella consapevolezza che esiste oggi una gigantesca questione morale che riguarda, assieme, il senso della Vita, le relazioni tra gli esseri umani, così come i processi economici e politici
  • crede in una politica di progetto, passando decisamente dalla dichiarazione generica alla delineazione di una prospettiva organica per un Paese che ha perso capacità decisionale e realizzativa
  • vuole offrire facce nuove, non gente alla ricerca di un posto in Parlamento, ma in grado di esprimere competenza  e garantire generosità e un impegno gratuito di servizio
  • per quanto riguarda le relazioni esterne, il Comitato di coordinamento, con un voto di maggioranza ( dall’altra parte si trovarono molti dei suoi componenti oggi presenti nella lista presentata dall’altra Mozione ) respinse ogni ipotesi di creare un ulteriore partito che avrebbe portato INSIEME a confluire in una federazione da realizzarsi con alcuni degli spezzoni in cui si raggruppano coloro che, spesso in lite tra di loro, sono i responsabili della cosiddetta diaspora politica dei cattolici, quelli che a lungo hanno fatto parte, altri continuano ancora a far parte, del centrodestra e del centrosinistra. Vogliamo, invece, creare un partito nuovo, offrire facce nuove, e questo e lo si dovrebbe fare con personaggi che non hanno proprio dato il meglio di loro nel corso della lunga stagione della diaspora?
  • La logica della federazione si porta dietro una visione piramidale e verticistica del partito, mentre noi dovremmo sempre più fare parte di una rete ampia di progetti e di relazioni che si definiscano a partire dalla società civile perché è solo lì che è possibile trovare le forze vive capaci di supportare e partecipare a quel processo di trasformazione assolutamente indispensabile all’intera Italia

Al Congresso si voteranno le persone che dovranno assicurare, con lealtà e continuità un progetto tanto ambizioso, ma a portata di mano, se solo vorremo dedicarci ad esso con sincerità e senza pensare agli interessi personali. La scelta delle persone costituisce motivo di discussione, eventualmente anche di divisione. Ma questo è il sale della democrazia. Le idee si portano sempre dietro le donne e gli uomini che meglio, o peggio, le incarnano e le rappresentano.

Nel corso dei primi suoi nove mesi di vita INSIEME ha molto costruito per definire le regole interne e per delineare la presenza nei territori. Una necessità resa pressante dal fatto che il nostro dev’essere un partito, assieme, regionale e nazionale. Non è cosa che si costruisce in un giorno. Il Comitato di coordinamento è stato fortemente impegnato in questo. Molto è stata fatto, ma siamo consapevoli che tanto resta da fare. Dal 7 ottobre 2020, quando per la prima volta il Comitato si riunì dopo l’Assemblea di ottobre, al 27 giugno scorso, un’ultima occasione d’incontro alla vigilia del Congresso, sono state tenute circa 70 riunioni nel corso delle quali sono state soprattutto affrontate le non facili questioni connesse alla creazione di una organizzazione politica che nasce dal niente.

Contemporaneamente hanno operato alcuni dei dipartimenti tematici organizzati. I risultati di questo lavoro sono raggiungibili sul sito del partito ( CLICCA QUI ). Ci si è proiettati all’esterno con l’organizzazione di una serie di incontri telematici che hanno visto un’ampia partecipazione da parte di iscritti e non iscritti. Si è attivato il gruppo della comunicazione per sviluppare una strategia in grado di rendere INSIEME sempre più visibile e sempre più conosciuto.

E’ probabile che ci si divida nel vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. In realtà, dobbiamo verificare la qualità del liquido che esso contiene. Non dev’essere proprio tanto da disprezzare se è vero, com’è vero, che è cresciuta l’attesa per la nascita di un nuovo soggetto politico capace laicamente di tradurre in termini progettuali la nostra ispirazione che è consolidata e consapevole.

Al congresso avremo l’occasione per ulteriormente proseguire sulla linea tracciata dal Manifesto legato al nome di Stefano Zamagni  e sulla cui base sono confluiti gruppi, associazione e singoli richiamati da un denominatore comune e intenzionati a segnare una presenza nuova nel quadro politico nazionale che noi consideriamo superato.

E’ per questo che noi abbiamo presentato la Mozione “Il partito nuovo – L’impegno di un “partito nuovo” per la trasformazione del Paese” ( CLICCA QUI ), naturale sviluppo del Manifesto Zamagni e che, guarda caso,  vede Stefano Zamagni come primo presentatore. A questa Mozione sono collegate le candidature di Giancarlo Infante e di Eleonora Mosti al Comitato di coordinamento e 48 nomi per il Consiglio generale che sono i seguenti:

Mario ANTENUCCI (Campobasso – MOLISE )
Alfonso BARBARISI (Napoli – CAMPANIA )
Alberto BERGER (Bolzano – TRENTINO ALTO ADIGE )
Danilo BERTOLI (Udine – FRIULI -VENEZIA GIULIA)
Vincenzo Antonino BOVA (Cosenza – CALABRIA )
Sonia CAPUTO (Benevento – CAMPANIA )
Mario CHIEREGATO (Rovigo – VENETO)
Giovanni CIANI (Foligno – UMBRIA)
Miriam CLERICI Milano – LOMBARDIA)
Maria Chiara COTTI PICCINELLI (Novara – PIEMONTE)
Alessandro DIOTALLEVI (Roma – LAZIO)
Oreste DE PIETRO (Bologna – EMILIA -ROMAGNA)
Primo FONTI (Rimini – EMILIA -ROMAGNA)
Maurizio FRANCHETTI (Bassano -Vicenza – VENETO )
Franco FRANZONI (Brescia – LOMBARDIA)
Domenico GALBIATI (Lecco – LOMBARDIA)
Lucia GAZZOTTI (Bologna – EMILIA -ROMAGNA)
Giovanna GHELFI (Pavia – LOMBARDIA )
Guido GUIDI (Urbino – MARCHE)
Clotilde LOMBARDI SATRIANI (Taranto – PUGLIA)
Andrea LOGLI (Prato – TOSCANA)
Vincenzo MANNINO (Roma – LAZIO)
Gaetano MANZARI (Napoli – CAMPANIA)
Michaela MARCACCIO (Campobasso – MOLISE )
Eleonora MOSTI (Roma – LAZIO)
Tiziana NESTA (Roma – LAZIO)
Giuseppe OLIVERI (Catania  SICILIA )
Pietro PANZETTA (Taranto – PUGLIA)
​Michelangelo PEDONE (Bagheria -Palermo – SICILIA)
Roberto PERTILE (Roma – LAZIO)
Valentina PIRAINO (Roma – LAZIO)
Anna Maria PITZOLU (Roma – LAZIO)
Francesco POGGI (Lucca – TOSCANA)
Luciana POZZATI STOPPA (Rovigo – VENETO)
Francesco PUNZO (Palermo – SICILIA)
Giovanni RESTIVO (Livorno – TOSCANA)
Alessandro RISSO (Torino – PIEMONTE)
Ettore ROSSI (Benevento – CAMPANIA)
Ferdinando ROVELLO (Caltanissetta – SICILIA )
Anna Maria SGARBI (Carpi – EMILIA -ROMAGNA)
Marcello SOPRANI (Varese – LOMBARDIA)
Rosario TERRANOVA (Messina – SICILIA )
Maria Laura TORTORELLA (Reggio Calabria – CALABRIA)
Piercarlo VALTORTA (Bruxelles )
Alberto VALMAGGIA (Cuneo – PIEMONTE)
Silvia VANNUCCI (Prato – TOSCANA )
Giovanni VERGA (Milano – LOMBARDIA)
Arianna VISCOGLIOSI (Genova – LIGURIA)
L’altra mozione s’intitola “Insieme per trasformare il Paese” ( CLICCA QUI ) e presenta le candidature al Coordinamento nazionale di Maurizio Cotta e di Paola Di Salvatore.

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