E’ presentato come un accordo economico tra Regno Unito e il Ruanda. Cosa che ha ulteriormente provocato la rabbia tra le organizzazioni umanitarie che si occupano dei migranti. Il governo di Boris Johnson ha infatti deciso che alcuni dei profughi, dei richiedenti asilo e degli immigrati che attraversano illegalmente la Manica saranno spediti in Ruanda con “un biglietto di sola andata”. Il piano, dal costo iniziale di 120 milioni di sterline, dovrebbe riguardare esclusivamente gli uomini soli che raggiungono la Gran Bretagna su barche o camion. Ma, in realtà, Johnson ha anche detto che il provvedimento potrebbe riguardare un numero illimitato di persone.

Johnson ha già messo le mani avanti sostenendo che la decisione  è stata assunta in conformità con la legge internazionale perché già si attende una pioggia di ricorsi e di denunce. Molti esperti giuridici, infatti, hanno già fatto notare che il provvedimento viola la Convenzione europea sui diritti umani e quella sui rifugiati

Se il Primo ministro britannico presenta la cosa come un impegno per sottrarre “innumerevoli vite” alla tratta degli esseri umani, molte voci hanno bollato la decisione come crudele. Le critiche riguardano, oltre che i costi previsti, in particolare,  le preoccupazioni per il rispetto dei diritti umani nel paese africano già criticato al riguardo, e non molto tempo fa, dallo stesso governo di Downing Street. Inoltre, non è chiaro cosa accadrà a quanti sono provenienti da altre parti del mondo e non dalla sola Africa,  e altrettanto ignote al momento le condizioni pratiche e giuridiche con cui i deportati saranno mantenuti nel Ruanda.

Le opposizioni britanniche bollano la decisione delle autorità britanniche come “cinica” propaganda. Il segretario laburista Keir Starmer ha descritto lo schema come “impraticabile” e un tentativo di Johnson di far dimenticare l’ancora freschissimo scandalo in cui è stato personalmente coinvolto, e per il quale è stato addirittura multato, per aver violato le regole da egli stesso emanate nel periodo più acuto della pandemia partecipando a rifreschi tenuti a Downing Street e che erano vietati per legge. Anche i partiti d’opposizione del Ruanda hanno pesantemente criticato l’accordo con i britannici ricordando che il paese africano dovrebbe preoccuparsi di tutti quelli che lo abbandonano piuttosto che di persone forzatamente immigrate.

Nel corso del 2021 sono state 28.526 le persone che hanno attraversato illegalmente il Canale della Manica con un notevole balzo rispetto alle 8.404 del 2020.

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