La grave situazione politica ci induce ad alcune importanti ed impegnative considerazioni.

Siamo sempre più convinti, e la convinzione nasce nel suo imperativo etico, che un’ispirazione ed una presenza cristiana offerte in termini di assoluta gratuità e laicità è un bisogno del Paese e un aiuto al servizio della politica. Questo rafforza il nostro impegno, certamente non facile, senza tacere difficoltà e limiti.

Senza nessuna presunzione che il lavoro sin qui fatto e soprattutto quello che ci attende è solo un contribuire alla rinascita del paese. Ci sentiamo in un cantiere per una nuova visione e una nuova innovativa costruzione della società ma non per questo siamo distratti o sottratti a quanto avviene in queste ore.

Al di là di azzardi, di omissioni, di incursioni e di reazioni c’è un dato incontrovertibile e finalmente esplicito: l’inadeguatezza del Governo di fronte alla crisi e alle emergenze, ma soprattutto rispetto alle potenzialità irripetibili che sono in Agenda.

L’inadeguatezza non è facilmente emendabile sino a quando prevarrà la tattica, l’opportunismo, la telegenia, la popolarità populistica, il trasformismo il tutto giustificato dallo stato di necessità e dalle presenze indispensabili

Pur condividendo l’importanza del momento parlamentare certamente libero da ogni vincolo di mandato, c’è bisogno di un credibile riinizio che annulli in maniera definitiva e non trasformi opportunisticamente i populismi e i sondaggismi di giornata, per parlare invece in maniera coinvolgente “al concreto vivente del paese” nella chiarezza nella trasparenza, nella competenza così come la svolta epocale richiede.

Solo questo e nient’altro è all’ordine del giorno del Parlamento e del Paese.

Quanto diciamo ci impegna ancora di più per essere fuori definitivamente da certi schematismi, da consumati vizi, per conquistare umilmente nuove e comunitarie virtù.

Paola Baldassarre e Mauro Minelli

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