Gli articoli di Politica Insieme richiamano con con continuità la necessità pensare alla costituzione di una nuova classe dirigente. Offrono concreti spunti di riflessione per l’autentico impegno in INSIEME. Impegno che proprio in quanto autentico non può sfuggire dall’essere responsabile e nuovo. Caratteristiche chiaramente delineate nel progetto attorno cui si è cominciato a costruire il partito, definitivamente costituito e stabilizzato per effetto dell’Adunanza plenaria del 3-4 luglio scorsi.

Responsabilità è fare ognuno quello che gli compete nello svolgimento di incarichi assegnati secondo le capacita che ciascuno possiede. Novità è il cambio della mentalità nella ricerca e nel vivere il potere inteso quale servizio per il prossimo, come carità esplicata nella vita pubblica.

Vogliamo veramente una nuova classe dirigente così connotata? Ovviamente la risposta di INSIEME e ‘ si la vogliamo. Si comincia dai territori ponendosi con un atteggiamento realistico, ma audace in vista della competizione elettorale. Presentiamoci con le caratteristiche ben delineate che ha il nostro partito. Facciamo comprendere che il “centro” già conta  nel Paese, a prescindere dall’essere maggioranza, per il fatto di essere autorevole nella perseverante ricerca del Bene Comune per il ben-essere di tutte le persone sulla base della formulazione di proposte giuste, adeguate e corrispondeti alle loro esigenze.

Questo è a mio avviso il modo di essere di una classe dirigente veramente nuova nel cuore e nella mente e non soltanto nella sostituzione delle facce dei politici. Cambiare le facce, ma solamente per continuare nei tatticismi non è il procedere di INSIEME. Si tratta di due ordine di considerazione, capacità programmatica e personale politico che devono andare di pari passo.

Sappiamo qual è la strada del cambiamento, quella che a nostro avviso deve diventare un’autentica e profonda trasformazione in tutti i settori: dalla Giustizia al lavoro, dalla famiglia alla scuola. Allora andiamo avanti, presentiamoci nei territori per quello che siamo, non per fare un proselitismo basato sulla quantità, bensì sulla competenza, convinzione e condivisione. In questo modo potremo davvero farci animatori di più ampie aggregazioni in grado di proporre e condividere progetti ambiziosi e un’idea di gestione del potere che non sia mai al di fuori della logica del perseguimento del Bene Comune, ma per chiedere adesioni qualitative fondate sulla competenza, convinzione e condivisione.

Non ci spaventi essere minoranza. La minoranza di qualità conta. Eccome se conta! La classe dirigente di INSIEME sarà così veramente inedita non solamente perché presenta tanti volti nuovi e competenti, ma anche perché ha cuori e menti aperti verso gli altri, che sono, diciamolo senza timidezza, il prossimo.

Francesco Punzo

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