L’Arabia Saudita ha ridotto i prezzi del petrolio avviando quello che potrebbe essere l’inizio di una guerra dei prezzi contro la Russia. Le conseguenze sono state immediate: il prezzo del Brent è crollato del 25 %, circa 11 $ al barile in meno e i “futures” in Borsa hanno perso il 3%.

Ripercussioni devastanti per questo “conflitto” non dichiarato potrebbero ancora di più mettere in ginocchio l’economia di paesi come del Venezuela e dell’Iran. Il primo alleato della Russia, il secondo nemico dell’Arabia Saudita. Ma anche le grandi compagnie petrolifere potrebbero riceverne gravi danni.

La decisione saudita di tagliare i prezzi del 10% è stata presa dopo il rifiuto della Russia di unirsi all’Opec in una forte riduzione della produzione per rispondere alla condizione internazionale creata dal Coronavirus che continua a rallentare l’economia globale e, quindi, la domanda di petrolio.

Immediata la reazione dei mercati finanziari con le borse asiatiche scese mediamente tutte con più del 4% di perdite.

 

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