Il leader nordcoreano Kim Jong-un a cavallo del passaggio nell’anno nuovo ha dichiarato che la Corea del Nord intende riprendere i test nucleari e missilistici a lungo raggio sospesi a seguito dei colloqui intercorsi con gli Stati Uniti nei mesi scorsi. Kim è andato persino oltre annunciando che il suo paese presto si doterà  di una “nuova arma strategica”.

Il leader nord coreano ricomincia, insomma, con i ricorrenti rilanci nel corso della partita a poker avviata con Washington da alcuni anni. Una partita sempre condotta sul filo del rasoio e che ha portato Trump a minacciare addirittura di “distruggere completamente la Corea del Nord” prima che tra i due, come disse lo stesso Presidente Usa, non finì per scoppiare addirittura l’amore.

E’ però vero che Kim ha lasciato uno spiraglio aperto al dialogo condizionando il tutto all’atteggiamento degli Stati Uniti. E’ altrettanto vero che le sue sono per il momento minacce tutte da verificare visto che non gli sfugge il fatto di potersi vedere applicate ancora più rigide sanzioni nel momento in cui decidesse di effettuare uno o più lanci di prova di questa sua “nuova arma strategica”.

Secondo molti analisti, in realtà, Kim con la ripresa in grande stile dei progetti missilistico e nucleare rischierebbe di finire in rotta di collisione con i suoi stessi alleati, Russia e Cina, i quali lo hanno sostenuto anche nel corso delle fasi più critiche del confronto ingaggiato con Donald Trump.

Intanto, però, almeno verbalmente, la moratoria auto-dichiarata sui test nucleari e sui test sui missili balistici intercontinentali (ICBM), in grado di poter raggiungere persino gli Stati Uniti, sembrerebbe andare a farsi benedire e, conseguentemente, i possibili negoziati con Washington rischierebbero di dover ripartire da capo.

” Nelle attuali condizioni, scrive l’agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord, la Kcna,  non c’è motivo per noi di rimanere unilateralmente vincolati all’impegno assunto, perché non esiste un impegno dalla parte opposta, e questo sta raffreddando i nostri sforzi per il disarmo nucleare mondiale e la non proliferazione”.

La risposta di Trump è rimasta per il momento molto diplomatica. Il Presidente Usa ha ricordato il patto sottoscritto tra i due e si è detto convinto che Kim è uomo che mantiene la propria parola.

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