“Serve una nuova filosofia del futuro. Io credo che dovrebbe essere la curiosità per l’Universo: espandere l’Umanità per farla diventare una specie multiplanetaria, quindi interstellare, per vedere cosa c’è là fuori”. @Elon Musk

Questo uno dei tanti tweet di Elon Musk, sicuramente l’uomo più visionario del nostro tempo, ma che a volte esibisce una vera e propria statura profetica. Evidentemente il nostro bel Pianeta gli sta stretto e i suoi orizzonti spaziano verso l’infinito: missili sempre più potenti, capaci di tornare alla base, viaggi su Marte, rete di satelliti, con i suoi progetti ha sopravanzato la NASA. Aggiungo solo che personalmente mi ritrovo in sintonia con la sua visione.

Ma quello che desta ancora più meraviglia è l’attacco spavaldo e sprezzante verso quanti vengono comunemente considerati mostri sacri del nostro tempo, figure che nell’immaginario collettivo possiedono grande potere. In una esplosiva intervista a tutto campo a Tucker Carlson della Fox News, il più famoso giornalista televisivo americano, da poco licenziato, ha attaccato frontalmente personaggi iconici (ma non per questo necessariamente positivi) come il fondatore di Google Harry Page, accusandolo di voler creare un dio artificiale con l’lA (Intelligenza Artificiale); è passato poi al fondatore di Facebook Zuckerberg, che ha accusato di aver donato 400 milioni di dollari al partito democratico rendendo così meno autonoma la sua impresa; e ha poi attaccato i creatori dell’Intelligenza Artificiale, ovvero OpenAI, tra i quali figurava anche lui inizialmente, ma ora nelle mani di Kill Gates, onnivora e pervasiva piovra dai cento tentacoli. Quello che colpisce è il fatto che abbia sferrato attacchi pesanti verso tutto l’establisment con totale noncuranza, come se si sentisse al di sopra di quanti spesso si sentono al di sopra dei governi stessi. Addirittura si è spinto a criticare anche gli ultimi presidenti americani, auspicando che finalmente potesse essere eletto uno “normale”.

Nella seconda parte dell’intervista ha poi parlato di Twitter, e in proposito ha tranquillamente affermato che prima del suo arrivo era presidiato dai servizi segreti americani che avevano accesso anche a tutte le chat private. A Carlson che gli chiedeva come fosse possibile gestire Twitter avendo ridotto il personale dell’80%, ha risposto:”Se non devi mandare avanti un’organizzazione attivista glorificata, e non ti importa di censurare, il 20% basta e avanza”. Ha poi parlato del sistema bancario, dicendo che è a rischio di negative equity, ovvero dell’evenienza che le banche abbiano debiti superiori ai propri beni, cosa forse risaputa, ma che nessun personaggio influente si sogna di pubblicizzare. Forse voleva mettere in guardia dal possibile effetto domino dopo il fallimento della banca dei VIP, la Silicon Valley Bank.

Ci si chiede allora da dove derivi la sua sicumera, tenendo anche conto del fatto che Musk è nato in Sud Africa ed è quindi uno statunitense acquisito. Spavalderia, incoscienza, sprezzo del pericolo, lucida follia o altro? Musk usa moltissimo il suo ultimo acquisto, e spesso le sue sembrano posizioni di paladino del popolo contro l’arroganza dei potenti: in un tweet del 7 Maggio riprende in un grande post il motto di un movimento di opinione molto diffuso negli USA che si rifà al pensiero di George Orwell. Lo slogan recita: “MAKE ORWELL FICTION AGAIN” (sulla falsariga del ”Make America Great Again” di Trump), ovvero riprendiamo la narrativa orwelliana come mezzo per diffondere consapevolezza. In sintesi estrema il messaggio di Orwell è questo: gruppi di persone malvagie, come i maiali, continueranno a usare la propaganda per usurpare il potere, sfruttare i vulnerabili e controllare le masse, a meno che individui coraggiosi non diffondano la verità e difendano coloro che non possono combattere per se stessi.

Facendo sua questa frase, Elon Musk si ritaglia un ruolo di difensore dei deboli e degli oppressi contro i manipolatori della realtà e contro l’oppressiva pressione della propaganda. E subito dopo Robert Kennedy jr ha twittato a sua volta che anche lui aderisce a questo movimento. Il mondo ha trovato un nuovo profeta? Certo, le sue affermazioni sono spiazzanti, come quando il 31 luglio 2020 Elon Musk, ha twittato: “Ovviamente furono gli alieni a costruire le piramidi”. In aggiunta ha suggerito l’ipotesi che il Faraone Ramses II fosse un extraterrestre. In una intervista ha anche accennato al fatto di voler ritornare “sul suo pianeta”: solo battute? Abbiamo a che fare con un burlone che si prende gioco di tutti noi? E se invece, per assurdo, fosse quella la verità? Si potrebbe così spiegare facilmente sia il suo incredibile successo che le sue spericolate attività: forse spendere 44 miliardi di dollari per l’acquisto di Twitter aveva lo scopo preciso di restituire al popolo parte della libertà che gli era stata sottratta dal Grande Fratello, una sorta di Angelo Vendicatore mandato dal Cielo. Di fronte ad un personaggio così fuori del comune nessuna ipotesi può essere scartata, ma l’unica certezza che abbiamo adesso è che sicuramente con Elon Musk non ci si annoia.

Massimo Brundisini

 

 

 

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