Siamo un po’ reazionari dentro, forse, ma magari perché troppo spesso abbiamo visto i giudici prendere il posto non dei politici, ma dei predicatori. Per carità: non senza ragioni, perché chi si occupa tutti i giorni di chi sbaglia e sbaglia tanto è difficile che sviluppi un senso ottimistico del divenire storico. Ma di qui a tuonare condanne morali, e non in punta di diritto, ce ne corre.
Per questo non siamo d’accordo con l’allarme del procuratore antimafia, Cafiero Raho, che ha parlato di “scene da Medioevo” a Napoli. Gli riconosciamo la bontà della critica a questo governo e a quel ministro che, invece di lavorare, va alla sagra della pizzetta unta. Ma non è paragonando il ferimento di una bambina di quattro anni alla calata dei Longobardi che si inquadra il problema. Noemi non è l’unica bambina ferita a Napoli da una pallottola vagante e camorrista: ci sono stati casi – se possibile – ancora più gravi.
Il problema lo si inquadra molto meglio a soppesare non solo le omissioni del ministro con delega alle sagre, ma anche le sue parole. Perché le prime sono la premessa delle seconde (meno faccio, più parlo), ma sono le seconde che lasciano presagire le opere, ed è qui che ci dobbiamo preoccupare del Medioevo, quello prossimo venturo.
Preso dalla ” hubris” della sua incapacità, il ministro promette pene esemplari e pugno duro. Castrazione chimica, carcere a vita, e chissà cos’altro. Un giorno, a forza di provocare la bestia che è in noi, sarà costretto a dimostrare un minimo di coerenza ed allora inizieremo con la riforma dei codici, nel nome del mussoliniano “ognuno deve essere padrone di dormire la notte con la porta di casa aperta”. Fu così che l’Italia fascistissima ricorse alla pena di morte. Esemplare, definitiva e pulita. Un colpo secco e non se ne parla più. Comminabile, infine, per reati sempre meno gravi, a sopperire all’incapacità di gestire la sicurezza. Che poi ci si ritrovi nelle tenebre del Medioevo non pare essere un problema, almeno per certi personaggi, che dal Medioevo sembrano essere arrivati come tanti Highlander.

Foto utilizzata: Shutterstock

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