Uscendo dall’incontro del Quirinale, in occasione del quale ha guidato la delegazione della coalizione di destra, Giorgia Meloni oltre a continuare a dirsi “pronta”, e a sostenere di avere le “idee chiare”, ha ringraziato Sergio Mattarella “per il suo magistero in un momento così particolare della storia della nazione”.

La passata legislatura si era invece aperta con la convinzione della leader di Fratelli d’Italia, era la stessa di Luigi Di Maio, di denunciare di fronte alla Corte Costituzionale lo stesso Mattarella che ieri gli ha conferito l’incarico. La famosa richiesta di “impeachment”.  Ovviamente, tutto dimenticato tanto la forza delle cose costringe a rinsavire e a confermare, ancora una volta, che con le istituzioni non si scherza. Giorgia Meloni, magari in cuor suo, sarà un po’ arrossita nel trovarsi di fronte a Mattarella per ricevere l’incarico di formare il nuovo governo dopo la brutta scivolata di quattro anni fa.

Tutto è bene quel che finisce bene. E le lezioni della vita, forse, faranno bene anche a lei.

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