Siamo di fronte a una fase di «recessione morale» che deve interrogare in profondità le moderne società occidentali. Secondo Mario Morcellini, sociologo e professore emerito di comunicazione, «dobbiamo chiederci come mai comportamenti come quelli legati all’antisemitismo o all’islamofobia arrivano alla superficie. L’intolleranza è spesso frutto del disordine informativo. Intolleranti sono coloro che sono a corto di argomenti, che si accontentano degli slogan. E una vicenda come quella mediorientale si presta a una polarizzazione senza precedenti, dove la negazione dell’altro sembra mettere in discussione le basi stesse della democrazia».

Così comincia l’intervista a Mario Morcellini realizzata per l’Avvenire da Diego Motta.

D) A chi si riferisce in particolare? 

D) Dall’altra parte, la causa palestinese sembra essere in grado di riunificare il mondo musulmano, nonostante l’orrore di Hamas.

Sul tema della Palestina, ci sono diverse risoluzioni dell’Onu che parlano chiaro. Non occorre aggiungere altro, se non che la controffensiva militare deve rispondere a principi di proporzionalità che salvaguardino il diritto alla vita delle popolazioni civili, a partire da Gaza. Alla fine della guerra ci saranno solo macerie ed è qui che torna in gioco il ruolo della democrazia e dell’informazione. Non si impara mai dalle emergenze precedenti: l’11 settembre aveva creato il genere della “narrazione del male”. Stiamo attenti adesso a farne un’apologia.

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