Dal mese di ottobre 2021 ho ricevuto dalla Direzione Nazionale (insieme all’amico e collega Flavio Felice) l’incarico di coordinare il Dipartimento Scuola di Insieme.

Uno dei primi passi è stato quello di predisporre l’assetto organizzativo di tale organismo. Almeno in questa fase iniziale si è voluto evitare di costituire un gruppo troppo numeroso e pletorico, preferendo invece la soluzione più funzionale – rispetto all’obiettivo – di un gruppo di lavoro snello di una dozzina di persone al massimo (*) tutte fortemente motivate a portare il proprio contributo nell’opera di studio, ricerca, analisi e proposta affidata al Dipartimento.

Fin dalla prima riunione plenaria (svoltasi il 10 novembre) ha attivamente preso parte ai lavori anche la nostra coordinatrice nazionale Eleonora Mosti.

Un passaggio preliminare di fondamentale importanza è stato quello della ricognizione delle competenze presenti all’interno dell’equipe, per cui ciascun partecipante ha segnalato al sottoscritto i propri ambiti di interesse e di competenza, nonché la propria disponibilità rispetto alle funzioni e agli incarichi utili per una gestione e conduzione il più possibile corali e condivise del Dipartimento stesso.

L’attenzione del gruppo si è poi concentrata su quelle che dovranno essere le prossime linee d’azione del nostro Partito in materia di politica scolastica.

Ho quindi proposto alcune ipotesi di riflessione quali:

  • Interpellare la base, intesa sia come iscritti e simpatizzanti sia come operatori della scuola e stakeholder, per capire i problemi e i bisogni autentici;
  • Identificare con chiarezza e indagare alcune criticità della Scuola italiana che possono diventare altrettante piste di lavoro come ad esempio:
  • Apprendimento e Didattica (superamento delle forme più tradizionali e frontali di trasmissione del sapere in favore di una didattica laboratoriale, attiva, digitale e per competenze);
  • Dispersione scolastica, povertà educativa e inclusione;
  • Edilizia scolastica, spazi e ambienti per l’apprendimento;
  • Reggenze, middle management e servizi amministrativi;
  • Formazione inziale e reclutamento dei docenti;
  • Mancanza di valutazione-valorizzazione del personale della scuola.

Dalla proficua e ampia discussione tra i partecipanti sono inoltre emersi i seguenti ulteriori punti di interesse e attenzione:

  • La formazione in servizio dei docenti quale aspetto fondamentale e qualificante;
  • La formula attuale dei concorsi pubblici per il reclutamento risulta profondamente inadeguata in quanto non è in grado di sondare le vere competenze professionali dei candidati;
  • L’introduzione della figura dei docenti senior e la diversificazione delle carriere;
  • Le nuove forme e modalità di apprendere degli studenti, ma anche le occasioni di mancato apprendimento causate da carenze di concentrazione, organizzazione logica del pensiero ed espressione;
  • La conseguente tendenza a scoraggiarsi, ad arrendersi e rinunciare – diversi studenti (soprattutto dopo la pandemia) manifestano tra l’altro attacchi di panico e problemi di salute, tali situazioni si ripercuotono anche sul benessere a scuola di alunni e docenti;
  • I genitori sono sempre più insicuri, deboli e fragili. Bisogna assolutamente pensare e realizzare nuove forme e proposte di accompagnamento e sostegno fattibili;
  • La sicurezza e la qualità delle infrastrutture scolastiche, rappresentano un momento importante per la definizione del futuro della scuola e della qualità dell’offerta formativa, senza dimenticare l’ormai imprescindibile processo di digitalizzazione.

Non è più tollerabile però continuare ad operare (come fatto negli ultimi vent’anni) secondo la logica delle riforme a costo zero, dai testi di legge si dovrebbe perciò espungere la fatidica frase: “senza oneri aggiuntivi per lo stato” ed entrare nell’ottica che, per ottenere dei cambiamenti reali e significativi, servono investimenti (anche economici) seri e consistenti (pare che con il PNRR ci si stia finalmente muovendo in questa direzione).

È stato però subito chiaro ed evidente a tutti che, pur riconoscendo attualità e importanza dei temi sollevati, non fosse immaginabile che il Dipartimento potesse farsene carico integralmente e simultaneamente, e che si dovesse quindi procedere a una selezione di due o tre tematiche su cui concentrare l’attenzione e gli sforzi nell’intento di arrivare a formulare delle proposte politiche spendibili e di carattere operativo.

Per tali ragioni si è proceduto con un sondaggio interno basato su un duplice criterio:

  • individuare, tra tutti quelli segnalati, i 3 temi più importanti (criterio assiologico di valore “assoluto”) e soprattutto,
  • quelli rispetto ai quali il nostro partito Insieme possa esercitare un’effettiva capacità di incidere sulla realtà (criterio pragmatico di fattibilità).

I risultati di questo duplice sondaggio e le conseguenti determinazioni per la definizione delle linee d’azione del Dipartimento Scuola, saranno presentati ufficialmente in occasione della Conferenza Programmatica di Insieme prevista a Roma nel prossimo mese di febbraio.

Marcello Soprani

Coordinatore Dipartimento Scuola

(*) Si riportano i nominativi dei componenti del Dipartimento in rigoroso ordine alfabetico:

 

Rita AndrenelliSonia CaputoGuido Colombo – Vincenzo Fertitta – Mauro Fumagalli – Tiziana NestaGiuseppe OliveriGiampiero RedaelliGiovanni Restivo – Dario Romeo.

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