Gongola il Ministro della Pubblica istruzioni: anche lui ha raggiunto i noti traguardi dei suoi predecessori. Se vuoi fare il ministro della scuola in Italia devi fare due cose nel tuo mandato: modificare la maturità e cambiare qualsiasi cosa possa essere inutile alla didattica. La maturità è stata fatta e la didattica riceverà una batosta dato il nuovo decreto sulla formazione dei docenti.

Dopo aver letto articoli plaudenti sulla formazione dei docenti, da docete porgo a chi legge domande in attesa di riflessioni.

Come si fa oggi ad assumere ancora docenti per concorso? Certo lo prevede la costituzione, ma se siamo riusciti a tagliare i posti fissi ai parlamentari perché non variare questa norma. Chi dopo battaglie e una dose non indifferente di fortuna vince un concorso nella scuola ha il posto fisso in eterno sa per certo unico modo per perderlo è organizzare un attacco nucleare al pianeta.  Un docente è competente e bravo se conosce l’empatia e ama il suo mestiere tanto da aggiornarsi ogni giorno e in modo diverso per ogni classe che incontra.  Sarebbe bello con coraggio avere una scuola competitiva. Ci sia una sana concorrenza tra i docenti di materia che ambiscono ad insegnare. Il dirigente (questo si nominato per concorso) dovrebbe scegliere lui i docenti in regime di sana concorrenza.  La scuola migliore sarà quella dove ci sono i migliori insegnanti non per graduatoria ma per merito riconosciuto dai numerosi iscritti alla scuola stessa.

Il dirigente dovrebbe avere al suo fianco una altra figura importante un direttore dei servizi generali laureato in economia o giurisprudenza capace di fare economia nella scuola a servizio della didattica. ( Es. Abbiamo le lavagne luminose ma se si rompe il proiettore servono sei mesi per averne un altro e nel frattempo vanno usati i gessi sulla vecchia lavagna, ma anche quelli mancano perché non più ordinati perché abbiamo le lavagne luminose e nel bilancio preventivo non sono previste spese peri i gessi).

Chi deve essere il dirigente la scuola oggi? Beh,penso che la risposta dia semplice un pedagogista! I nostri bravi dirigenti sono docenti di materie messi a fare i burocrati e senza una formazione pedagogica. Chiediamo competenze ai nostri ragazzi ma soprassediamo su quelle degli adulti.

La formazione deve essere continua e non si può chiedere ai docenti di essere valutati sulla capacità di insegnare da chi a scuola non insegna. O meglio chi sa di saper ben insegnare in una società accelerata come la nostra? Chi mette solo bei voti? Chi è severo e boccia maggiori studenti? Chi sforna studenti bravissimi in matematica ma che non hanno praticità ad andare a fare la spesa?

Carlo Polvara

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