Raccolgo e mi unisco all’appello urgente alla concretezza.

La situazione drammatica nella quale viviamo e le prospettive di un crollo economico e quindi anche sociale che porteranno a forti reazioni, richiedono oggi di individuare al più presto dei riferimenti su capacità e leadership, al di là delle innumerevoli commissioni oggi nominate a supporto del governo attuale, che possano rappresentare una reale proposta alternativa di Governo, se si dovesse arrivare, come prevedibile nei prossimi mesi ad uno scontro totale tra tutte le forze politiche.

La mia visione è che gli attuali “conduttori” al Governo e tutto il retrogoverno di ministeri e funzionari, escano da un percorso forse di partito, con poca scuola, ma ancor meno con poca presenza di “iniziativa” e “responsabilità” e proprio “rischio”, che caratterizzano da sempre le leve imprenditoriali di grande capacità ed energia nella nostra storia e presenza in Italia e nel mondo.

Gli imprenditori privati oggi, e lo si vede dalle risposte dei lavoratori nelle aziende, costituiscono quel cuore pulsante di azione ed iniziativa, che riescono a far intravedere la capacità anche sociale di “recuperare” questa crisi e di mantenere insieme la capacità di produrre pur galleggiano in un maremoto.

Oggi conta la cultura certamente, ma occorre ancor più la semplicità e concretezza di chi sa che si devono usare cuore e braccia, saper tenere in considerazione anche le preoccupazioni e condividere le aspettative, ma poi muoversi con determinazione  e sicurezza, prendendo decisioni ed aggiustando nel percorso il tiro.

Guardiamo oggi ai medici ed agli infermieri, hanno preso in mano la situazione, senza tanta politica e discussioni, hanno rischiato in proprio per il benessere di tutti. Non sono tornati a casa le sere dai loro cari, hanno vissuto in emergenza, hanno combattuto con tutte le loro capacità e con l’anima ed il cuore, condividendo ogni goccia di sudore, senza gerarchia, con tutti coloro che insieme hanno costruito squadra.

Anche nell’economia vale oggi lo stesso principio, dell’azione con decisione e senza risparmiarsi, tutti insieme, imprenditori e lavoratori, certamente anche artigiani e professionisti, tutti insieme, reinventandosi ogni giorno operativamente.

Nel mio piccolo, forse la mia storia di vita può essere anche raccontata e descritta, con tante referenze, qualità ed azioni, ma non conta più nulla l’elencare le stellette.

Siamo tutti oggi di nuovo in “corsia” come nel dopo guerra, a ripartire insieme ed occorre organizzazione, coraggio ed idee, ma occorrono braccia che ci credano.

Non è facile certo, ritrovare leader al sevizio di tutti con questo spirito, ma è facile capire che oggi la politica come casta non serve più, oggi la nostra nazione nasce mettendo insieme organizzazione ed economia trainando tutte le risorse sociali in progetti condivisi e concreti.

Facile dire, cambiamo tutto, mandiamo a casa i politici, ma ciò che io propongo ora è innanzitutto, tutti coloro che politici non sono, si rimbocchino in pratica sempre ancora le maniche ed inizino a far sentire i loro progetti e le loro imprese, con le conquiste giornaliere che creano comunità ed iniziativa comune.

Non discutano più di politica nella dialettica di chi accusa e chi risponde. Che serve!

Quando si arriverà a dover di nuovo democraticamente esprimerci, dovremo poter avere pronta la realtà concreta di chi sta trainando economia e bene comune e ricordarci di queste persone, che hanno la capacità realmente di “costruire” sul campo.

Dovremo puntare di unirci a loro.

Alberto Berger

 

Immagine utilizzata: Pixabay

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