Per iniziativa di INSIEME Lombardia si sta svolgendo una serie di incontri che riguardano i temi dell’economia, dello sviluppo e delle disuguaglianze, variamente declinati secondo approcci multiculturali. Relatori di eccellente livello hanno presentato e approfondito casi di studio e i rapporti che governano le relazioni sempre più strette con partner dello scenario internazionale.

La forte interdipendenza tra i vari Stati per l’acquisizione e lo scambio di materie prime è diventata la cifra distintiva del nostro vivere. Nessuno si salva da solo e ognuno ha bisogno dell’altro per far fronte alle proprie necessità. La guerra in corso tra Russia e Ucraina è il tragico banco di prova, di come il sistema mondiale risulti sempre più iperconnesso e di come si regga su un equilibrio estremamente delicato, la cui salvaguardia può solo fare leva sull’accordo tra le parti. Analoghe considerazioni valgono per la salute i cui presidi nazionali, hanno rivelato scarsa efficacia nel contenere la trasmissione del virus della Sars. Le relazioni e i dibattiti che ne sono seguiti, sono serviti ad acquisire quel bagaglio di informazioni e nozioni, necessarie e indispensabili per poter affrontare con cognizione la benché minima analisi politica. Più spesso invece, assistiamo a performances politiche che rivelano scarsa o dubbia preparazione da parte di chi dovrebbe poi decidere nell’interesse della collettività e del Paese. C’è stata un’ebbrezza di spontaneismo, inteso come virtù morale avulsa da pretese o presunte contaminazioni partitiche, che ha dimostrato i limiti dell’incompetenza e l’inadeguatezza dell’impreparazione nel ricoprire cariche pubbliche. Il consenso è una condizione necessaria e indispensabile in ambito politico, ma non sufficiente senza un’adeguata formazione. Qualche considerazione allora è d’obbligo.

Viviamo in un’epoca in cui le conoscenze hanno un ritmo di rinnovamento sempre più rapido, tanto da costituire per molti un discrimine. Basti pensare quanto avviene nel campo delle tecnologie telematiche per rendersene conto. Sempre più con insistenza si parla di Educazione Permanente, intendendo un’applicazione continua all’apprendimento di procedure digitali che si stanno imponendo come indispensabili. Sarà forse il caso però, di estendere il campo di apprendimento a conoscenze non esclusivamente tecnologiche. Credo che l’ambito politico, senza nulla togliere agli attuali rappresentanti, possa avere beneficio dalla possibilità di contare su un’Educazione Permanente. L’esperienza è ben presente e praticata nel Terzo Settore, come strumento “antiagin” o di attivismo intellettuale per persone in avanti con gli anni. Anche in quell’ambito, complice la pandemia, si è sperimentato con successo un esteso ricorso alle pratiche online, senza rinunciare all’empatia della frequentazione condivisa, difficilmente surrogabile, almeno al momento, da quella digitale.

Mi permetto allora di avanzare un’idea da valutare nel nostro partito. Sono del parere, riscontrandone l’utilità, che INSIEME si faccia carico di organizzare incontri aperti, in modalità online, su temi formativi e di attualità politica. INSIEME può contare su un parterre di docenti e esperti di ragguardevole livello, i cui saperi potrebbero essere messi utilmente a frutto da parte di giovani; attualmente la fascia di età meno rappresentata in INSIEME. Ci sono molti altri Enti e Organismi (Centri di Studi e Associazioni) che sono attivi in questo settore, con cui si potrebbe efficacemente collaborare. Penso a una serie di conferenze o seminari, del tipo di quelli già realizzati o in corso di realizzazione, da pubblicizzare in modo da intercettare la domanda giovanile. Sta a noi formulare un’offerta con gli ingredienti necessari a incontrare le loro aspettative. Gli incontri potrebbero rimanere comunque aperti alle varie categorie di utenti o persone interessate, ma è fondamentale cercare di allargare la platea con proposte anche innovative. Non escluderei di proporre anche Scuole di Formazione Politica: proviamo a pensarci. Del resto il nostro nome ci porta a essere strumento di azioni congiunte, attraverso cui crescere INSIEME.

Adalberto Notarpietro

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