Poi dice che quello non va a più a votare. C’era una volta una famiglia di tanti fratelli, giovani e belli, che si misero a far maglioni. Poi si presero le autostrade, che erano una gallina dalle uova d’oro. Ma un giorno un ponte cade, 43 persone ci rimettono la vita, Genova si paralizza e i grillini reagiscono indignati come Salvini quando chiede gli arresti per la mamma che ha tirato la sedia alla prof che aveva sospeso la figlia per 15 giorni. (Per non dire di quello che tuona in materia di castrazione chimica).

Solo che poi il ministro dei lavori pubblici, il più indignato tra gli indignati, uno che se avesse avuto per le mani i fratelli dopo la questione di Genova chissà che spicinìo avrebbe fatto e meno male che non ce li aveva, quel ministro dicevamo ha un problema, sempre in materia di trasporti. Si tratta non di ponti e auto che volano giù, ma aerei che rischiano di restare a terra. E che ti combina, quello Spezzaferro? Si rivolge ai fratellini, che nel frattempo erano finiti nelle polemiche perché mentre Genova piangeva loro si facevano il barbecue.

Ora, il supremo interesse nazionale impone il salvataggio dell’Alitalia anche a costo di turarsi il naso. Ma sulla scorta di cotanto esempio ci sentiamo autorizzati a proporre un cavalierato alla mamma che tira le sedie ed un encomio per la figlia sospesa. Per il Canaro della Magliana, immortalato da un recente film, una mattonella sulla Walk of Fame.

Quanto ai partiti di governo, stiano attenti all’ondata di indifferenza che si va facendo insistente nel corpo elettorale. Anche per Renzi si iniziò così. È, politicamente parlando, l’equivalente di una castrazione chimica.

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