Senza passare per l’Etica ed il Bene Comune, non c’è Politica che sia un bene per tutta la Polis. Per Etica dovrebbe correttamente intendersi il giudizio di valore, il discernimento, che è possibile emettere sul comportamento concreto che ciascuno realizza nella vita quotidiana al momento in cui opera, o non opera, una scelta tra Bene o Male.

Etica è un contenitore: ruolo dei contenitori è essere riempiti di contenuti; i contenuti sono la Visione ed i Valori ; l’Etica deve essere caratterizzata dalla costante tensione verso il Bene Comune, per il tramite del diritto , della buona politica e dell’economia. Quale Etica? Quella che nasce e si sviluppa con il discernimento dell’Uomo e che si estrinseca realizzandosi nello stretto camminamento tra due confini: il primo è il vero Bene dell’Uomo; il suo fine, il suo senso, la sua méta ed il suo operare; il secondo è la libertà dell’Uomo, auspicabilmente in ottica di giustizia.

L’Etica è lo strumento idoneo a garantire la sostenibilità ambientale, economica e sociale della produzione, basato su valori quali: il rispetto di Diritti (tanto civici quanto sociali, purché contemperati) e di doveri, la tutela dell’ambiente, la coesione sociale e territoriale che tutti, elitè, establishment, classi dirigenti, e cittadini siamo chiamati ad attuare nella quotidianità.

L’Etica dovrebbe essere applicata alla vita ed organizzazione della società civile, quindi all’impresa, alla buona politica che agisca in ottica di Bene Comune, all’uso del potere, allo Stato ed al mercato, alla democrazia rappresentativa, quale oggi la conosciamo e come potrebbe e dovrebbe divenire.

A proposito della scelta Etica in politica economica è interessante citare Adriano Olivetti: “L’impresa non è solo un luogo di produzione, ma è anche il motore principale dello sviluppo economico sociale e come tale ha delle responsabilità verso la collettività ed il territorio”.

L’Etica democratica , deve essere vissuta come quella che realizza la funzione di collante sociale in quattro modi: il confronto con la realtà, la ricerca dei valori già attivi e vitali nella società, il tentativo di sistematizzare i valori esistenti e riconosciuti, la esplicitazione dei valori in comportamenti virtuosi riconoscibili ed in sfide che coinvolgano tutti.

L’Etica nella formazione\ricerca deve consentire di contemperare le due esigenze: “dare spazio alle eccellenze”, “ridurre i divari”.

Secondo Papa Benedetto XVI, l’economia ha bisogno dell’etica per il suo corretto funzionamento, oppure agisce contro l’uomo (Caritas in Veritate). L’Economia di mercato guarda al versante della produzione della ricchezza e si può affermare, senza tema di smentite, che finora gli studiosi non hanno individuato un sistema più idoneo al fine; resta invece da risolvere il grave problema della distribuzione dei beni fra i vari strati della popolazione e delle relative eccessive diseguaglianze tra “bramini e paria”, che concretano ingiustizia (vero peccato del Mondo). Ciò tanto più vero in un anno, il 2022, alla fine del quale si è parlato di una crescita italiana superiore, in base a puntuali parametri individuati dai ricercatori, a quella dei più grandi paesi europei. Tanto da far parlare di miracolo economico, artatamente trascurato nel dibattito politico; nonostante, anche, il miglioramento dell’Indice Gini, misuratore statistico delle diseguaglianze sociali, larghi strati della popolazione non sembra che riescano a goderne e continuano a lamentare diminuzioni del tenore di vita. L’andamento, smentendo le previsioni, sembra perpetuarsi agli inizi dell’anno 2023; nella ricerca di metodi migliori di ripartizione della ricchezza prodotta, bisogna tenere presente che senza etica non vi può essere né sviluppo né distribuzione ottimale. E quanti si richiamano alla Costituzione e alla Dottrina Sociale della Chiesa a questo problema dovrebbero sforzarsi di dare, con parole ed opere, realistici e sostenibili, contributi costruttivi.

Serve che si attivi una seria, condivisa, responsabile e controllata politica di integrazione, scolarizzazione\formazione dei migranti che approdano sul territorio del Paese, nell’ottica umanitaria di utilizzi lavorativi, correttamente retribuiti e controllati ed inoltre quale antidoto alla denatalità nazionale.

“L’uomo si distrugge con la politica senza principi, con la ricchezza senza lavoro, con l’intelligenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la religiosità senza fede, con l’amore senza sacrificio di sé ”.

Massimo Maniscalco

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