Ci comunica l’ADNKronos: ”Robert Kennedy jr, figlio di Bob e nipote di John F., si candida alle elezioni presidenziali Usa nel 2024 dove sfiderà Joe Biden. Fervente cattolico e accanito no-vax, Kennedy Jr. ha depositato i documenti elettorali per candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti nel 2024. L’annuncio ufficiale a giugno” (CLICCA QUI).

Di questa notizia fornitaci da Adnkronos mi hanno molto colpito le parole con cui viene presentato il figlio di Bob Kennedy, e precisamente un fervente cattolico e accanito no-vax. Mi sono allora chiesto se il fatto che sia un accanito no-vax (anche se nel video presente nel link allegato lui si dice contrario solo ai cattivi vaccini) possa essere una diretta conseguenza dell’essere un fervente cattolico, e quindi come tale degno di attenzione da parte del nostro blog (CLICCA QUI).

Quello che però è certo che Robert Kennedy jr si pone al vertice di quanti non si sentono in linea con la gestione degli affari mondiali, con particolare riferimento alla pandemia, ma non solo. La sua è una visione politica controcorrente, in linea con la tradizione familiare, e tesa a sovvertire il paradigma vigente, peraltro evidentemente fallimentare. Proprio mentre in Italia sta per nascere la commissione d’inchiesta sui vaccini, e si può già immaginare il turbinio di polemiche che verrà sollevato, mi sembra giusto segnalare un suo corposo e coraggioso lavoro (buon sangue cristiano non mente): un libro di ben 754 pagine, “Il vero Anthony Fauci”, best seller negli USA, nel quale svela i retroscena inconfessabili della pestilenza, e ci auguriamo tutti che anche lui non debba pagare per il suo coraggio di ricercare la verità  (CLICCA QUI).

Quale sia la sua Idea delle cose del mondo, lo si è appreso nel suo discorso a Berlino, il 29 Agosto 2020, con una partecipazione di popolo incredibile, come si può vedere nel link seguente (CLICCA QUI). Kennedy si pone con grande decisione e coraggio alla testa di un movimento mondiale che vuole condurci ad una visione della politica planetaria positiva e in linea con i principi della cristianità.

L’erede della storica dinastia liberal aveva già suscitato scalpore per il suo libro Thimerosal: Let the Science Speak: The Evidence Supporting the Immediate Removal of Mercury–a Known Neurotoxin–from Vaccines (Thimerosal: lasciamo che la scienza parli: le prove a sostegno dell’immediata rimozione del mercurio, una nota neurotossina, dai vaccini), nel quale denunciava la correlazione tra i vaccini e l’autismo. Ricordo che, nel 2020, c’era stata un’interrogazione alla Commissione  Europea a risposta scritta che chiedeva di promuovere studi in proposito (CLICCA QUI).  

Di certo ci troviamo di fronte a numeri impressionanti, e in continuo aumento, di individui affetti da autismo (600000 in Italia, 1 su 77 abitanti nel 2019 ) senza che se ne conosca la reale causa e, che io sappia, senza che ci siano studi dedicati per scoprirla: allora forse ogni ipotesi andrebbe esaminata a fondo. Altri numeri drammatici: negli anni ’70 un caso ogni 5000 bambini, nel 2018 uno su 110! (CLICCA QUI).

E addirittura nel 2020 un bambino di 8 anni su 36 negli USA ha ricevuto diagnosi di autismo. Di questo passo qualcuno ha detto che presto ci sarà un bambino autistico per ogni sano, quindi è imperativo concentrare sforzi nella ricerca in tutte le direzioni, nessuna esclusa, e ben venga chi si adopera per la causa (CLICCA QUI).

 Tornando invece alla pandemia, ritengo che sia doveroso persistere nella valutazione delle sue implicazioni, e questo per vari motivi: in primo luogo per cercare di non ripetere gli errori che sono stati fatti; in secondo luogo per cercare di individuare le conseguenze politiche di quanto accaduto, a cominciare dal titolo più che esplicativo del libro del presidente del World Economic Forum di Davos, Klaus Schwab: “Covid 19: the great reset”. Ora, è di una evidente chiarezza che la pandemia venga considerata dal WEF un’opportunità, ma dobbiamo cercare di capire per chi. Ci saranno sicuramente conseguenze sulle nostre vite  che dovremmo considerare attentamente: analizzando il significato della parola reset, potremmo tradurla con ripristino, azzeramento, o meglio, tabula rasa, quindi uno sconvolgimento delle nostre attuali certezze e un taglio netto con il passato; in terzo luogo, per continuare ad esaminare la situazione sui postumi sanitari della pandemia: per dovere di cronaca, è da segnalare l’inquietante denuncia delle forze dell’ordine (CLICCA QUI) e anche una clamorosa reprimenda del dottor Frajese che smentisce la direttrice esecutiva dell’EMA, l’agenzia europea del farmaco, che come si sa è finanziata per l’80% dalle case farmaceutiche (CLICCA QUI e QUI).

Ed ecco allora una proposta provocatoria, che ha il duplice scopo di suscitare un dibattito, sicuramente molto acceso, su tematiche di così fondamentale importanza per le vite di tutti noi, e al contempo dare una grande visibilità al partito: invitare questo alfiere di una visione cristiana, alternativa e finalmente positiva della politica mondiale. Dovremmo comunque perlomeno ascoltare un uomo capace di sfidare poteri enormi e pervasivi, che con tutta evidenza non favoriscono una gestione armoniosa e pacifica del Pianeta, ma al contrario traggono vantaggio, e sovente ne creano i presupposti, dalle catastrofi che ci affliggono, che siano guerre, epidemie, crisi finanziarie o cambiamenti climatici.

In proposito, e a supporto di posizioni politiche che dovrebbero essere vicine a chi si professa di fede cristiana, segnalo la coraggiosa e per certi versi rivoluzionaria scelta dalla deputata del Partito Democratico USA, Tulsi Gabbard, che ha lasciato il partito definendolo senza mezzi termini “una cabala elitaria di guerrafondai”   (CLICCA QUI).

Ha poi invitato altri “democratici dalla mentalità indipendente e di buon senso” a uscire con lei. Più precisamente, ha detto, senza mezzi termini: “Non posso più rimanere nel Partito Democratico di oggi che è ora sotto il completo controllo di una cabala elitaria di guerrafondai guidati da codardi, che ci dividono bullizzando su ogni questione e alimentano il razzismo anti-bianco, lavorano attivamente per minare il dono di Dio, la  libertà, sono ostili alle persone di fede e spiritualità, demonizzano la polizia e proteggono i criminali a spese degli americani rispettosi della legge, credono nei confini aperti, armano la “sicurezza nazionale” per inseguire gli oppositori politici e, soprattutto, ci trascinano sempre più vicini alla guerra nucleare”, ha detto la Gabbard su Twitter, e anche qui plaudiamo al coraggio di chi onora il ruolo della politica. In un video, ha poi anche affermato che il partito da cui sta uscendo rappresenta la “potente élite”, non le persone.

Ecco due esempi di personalità la cui statura a mio avviso potrebbe ridare credibilità alla politica, essendo capaci di superare ipocrisie, tatticismi e interessi personali: una politica finalmente e realmente all’altezza delle aspettative e non subalterna a lobby di potere che, come afferma la Gabbard, difficilmente hanno come obbiettivo prioritario il bene pubblico. Si potrebbe quindi invitare anche la Gabbard in Italia: le reazioni sarebbero forse violente e pesanti, c’è sempre il Griso di turno che assieme ad altri “bravi” è pronto ad intervenire in difesa di un sistema che però a ben vedere è indifendibile, e che sopravvive grazie a ricatti, minacce, corruzione.

Una nuova speranza? Per alcuni potrebbe far rinascere quella che era morta dopo l’uccisione di JFK: voglio ricordare in proposito la struggente composizione del Premio Nobel Bob Dylan su quel tragico momento: “The murder most foul” ovvero “L’omicidio più efferato”, Di seguito il link di un pregevole commento della canzone sul Sole 24ore, e poi la lirica con i sottotitoli in italiano (CLICCA QUI)

Se poi qualcuno avesse un’idea diversa e magari migliore per sollevarci dal marasma in cui siamo precipitati, ne sarei molto felice.

Massimo Brundisini

 

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