Un festival per il diritto a restare al sud e un manifesto per i sindaci siciliani: “Questa è la mia terra e io la difendo”. E’ quello che si apre oggi a Campobello di Licata (Agrigento). Il Festival vuole riaffermare il «diritto a restare». E proprio nel momento in cui sappiamo che il Sud Italia, in dieci anni, ha perso poco più di mezzo milione di abitant.

L’evento, che proseguirà anche domani, 24 agosto, si svolgerà presso lo Spazio Temenos di via Pirandello di Agrigento sotto la direzione artistica di Carmelo Traina. Avviato con il supporto di una campagna di crowdfunding,  vedrà la partecipazione di accademici, giornalisti, artisti, scrittori e ospiti del mondo dell’imprenditoria.

Il paese in cui si svolgerà l’iniziativa è ricco di significato. Si tratta, infatti, della cittadina nella quale ha vissuto Giuseppe Gatì, il giovane siciliano cui il festival è dedicato. La sua storia mescola i temi dell’occupazione giovanile, la voglia di restare nella propria terra e la sicurezza sul lavoro. Il giovane campobellese perse la vita all’età di 22 anni a causa di un incidente, folgorato mentre svolgeva la sua attività di casaro.

 

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