Il “Comitato di salute pubblica” proposto da Giancarlo Giorgetti e l’ “Appello all’unita’ nazionale” che affannosamente avanza Salvini: che significato attribuire a questi pacchi natalizi che la Lega graziosamente elargisce alle stesse forze della maggioranza di governo?
È fantapolitica pensare che nella Lega vi sia un non meglio identificato Cardinale Richelieu che sta cercando di riposizionare il proprio partito in Italia ed in Europa, avendo compreso come, se non lo stesso Salvini – almeno finora…. – sicuramente la fase “salvininiana” dell’assalto aggressivo e sfrontato al potere abbia ormai esaurito la sua spinta propulsiva?
Cosicchè, giunta al culmine la parabola ascendente, non c’è che da attendersi il riflusso della marea montante, per cui tanto vale anticipare la mossa, tentare di cambiar gioco e – ….due piccioni con una fava….. – prendere, oltretutto, in contropiede gli avversari del governo ?
I quali, del resto, come una improvvisata squadretta dell’oratorio, sanno giocare solo di interdizione per cui se gli togli davanti il “salvinismo”‘ contro cui si sono coagulati, non sanno più nemmeno che farsene del pallone.
Intanto Richelieu segna un punto e ripropone Salvini come quello che tocca ancora a lui distribuire le carte, pur dall’opposizione.
E basterebbe questo per certificare quanto sia esanime il governo e chi lo regge in Parlamento. Del resto – se non fosse fantapolitica – non ci sarebbe di che stupirsi.
In tutte le campagne militari, quando un esercito lancia l’offensiva contro le linee nemiche o le sfonda e raggiunge l’obiettivo prefissato oppure torna alle casematte di partenza; l’unica cosa che non può fare è restare nel guado, in campo aperto sotto il fuoco battente dell’artiglieria nemica, bene o male ringalluzzita dal fallito attacco.
Così è successo a Salvini, ed anzi peggio, dato che il Capitano aveva addirittura piantato la propria bandiera sulle macerie del nemico, senonchè, inopinatamente, ha abbandonato la posizione conquistata.
In un esercito normale sarebbe stato processato per “intenzione con il nemico” e fucilato alla schiena.
Anche i ragazzi delle sardine – alcuni, per la verità, non poi così freschi di giornata – devono stare attenti a non immaginare che una “politica contro” – sia pure contro Salvini, il truce – basti a definire una proposta politica.
Occhio, dunque, al “pacco”. Richelieu è meno pimpante dei Moschettieri, ma assai più fine e sottile.
Del resto, per ora – Alitalia, ILVA, banche …. – c’è ancora una mole non indifferente di lavoro sporco da fare, per cui, intanto che l’ attuale governo provvede, mettendoci del suo, si deve evitare che gli eventi precipitino, fino al punto che si possa mandare il velivolo in stallo al momento che conviene…per poi decollare di nuovo, una volta fatto rifornimento e cambiato equipaggio.
Ma questa è solo fantapolitica. In effetti, Salvini – lontano dal potere, postazione da cui si può avere una visione più prospettica che non stando, giorno per giorno, furiosamente sul pezzo – si è accorto di aver spinto il Paese sull’orlo del baratro e vorrebbe fare ammenda……
Domenico Galbiati

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