Un decennio di “austerità” , con la riduzione della spesa pubblica ha avuto pesanti conseguenze sulla salute e sul benessere dei britannici. E’ la conclusione cui fa giungere il rapporto  Health Equity in Inghilterra: The Marmot Review Ten Years On ( CLICCA QUI )

Adesso la preoccupazione è che, con la Brexit, il Servizio sanitario nazionale del Regno Unito venga ulteriormente indebolito.

Il rapporto è stato appena reso noto da Sir Michael Marmot,  ex presidente della World Medical Association, autore dell’aggiornamento di una precedente ricerca risalente al 2010 che già rispondeva al quesito “La disuguaglianza ci sta facendo ammalare?”

Le conclusioni sono impressionanti: nell’ultimo decennio, per la prima volta in 120 anni , l’apettativa di vita si è ridotta del 10% per le persone che vivono nelle aree più svantaggiate del Regno Unito, in particolare nel nord-est.

I tassi di mortalità sono aumentati per le persone di età compresa tra 45 e 49 anni.

Marmot, professore di epidemiologia e sanità pubblica presso l’University College di Londra (UCL) e direttore dell’UCL Institute of Health Equity, definisce gli ultimi dieci anni come “il decennio perduto”, periodo in cui l’austerità ha preso il sopravvento aumentando la povertà infantile, provocando la chiusura dei centri per l’infanzia, portando ad una diminuzione dei finanziamenti per l’istruzione, un aumento del lavoro precario e contratti a zero ore, crisi abitativa e un aumento dei senzatetto.

 

 

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