Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza negli Stati Uniti per chiedere leggi più severe sulle armi gridando slogan come “Voglio la libertà dall’essere fucilati”. Le ultime stragi avvenute nel paese hanno fortemente scosso la pubblica opinione rafforzando la posizione dei parlamentari che intendono provare, ancora una volta a introdurre norme più severe per limitare la libera circolazione di pistole e fucili, a partire da armi da guerra. Un vero e proprio popolare si è scatenato dopo che 19 bambini e due insegnanti hanno perso la vita alla Robb Elementary di Uvalde, in Texas, il 24 maggio scorso.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha appoggiato le proteste chiedendo al Congresso di “approvare un provvedimento ispirato al buon senso. Ma i democratici, in maggioranza alla Camera, sanno che al Senato l’opposizione repubblicana è in grado di bloccare i provvedimenti più decisi. Per questo, l’obiettivo è quello di ottenere al momento un testo di mediazione con l’introduzione di misure che almeno porterebbero a controlli più severi per gli acquirenti di età inferiore ai 21 anni e la repressione degli acquisti illegali di armi, maggiori investimenti nei servizi di salute mentale e nelle risorse per la sicurezza scolastica, oltre a includere condanne per violenza domestica e ordini restrittivi nel database nazionale di controllo dei precedenti per le persone che acquistano armi da fuoco.

Complessivamente, sono state organizzate circa 450 manifestazioni in tutti gli Stati Uniti organizzati dal gruppo March For Our Lives – fondato dai sopravvissuti alla sparatoria avvenuta in Florida nel 2018 nella scuola di Parkland.

 

 

 

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