In una situazione di particolare difficoltà economica per l’acquisto di attrezzature sanitarie di sua moglie Sara, che sarà costretta ad una lunga degenza a casa, chiediamo un piccolo sacrificio: l’acquisto dell’ultimo libro di Nino Giordano  dedicato a S. Antonio di Padova.

In accordo con l’editore, sul prezzo di 15 euro+ 2 di spedizione gli verranno corrisposti cinque euro per diritti d’autore.

Occorre richiedere il testo Nino Giordano – “Verso un approdo. S. Antonio a colloquio con sette giovani” direttamente all’editore a questo indirizzo: www.tipografialombardo.it indicando il titolo e la causale: Dono per Nino e Sara. Santo Natale 2024. Più arriveranno richieste di acquisto, più potremo aiutare l’amico Nino.

Di seguito, la presentazione del volume a firma Paola Palagi

 

Questo libro si presenta con una varietà di approcci alla figura di S. Antonio, varietà che permette di accostarsi alla sua testimonianza ed al suo insegnamento da diverse prospettive e con diversi linguaggi.

L’autore principale, Nino Giordano, fin dalla premessa agile ed attraente, spiega molto  bene il progetto originale del libro: l’unire antico e nuovo, far dialogare in modo serio e creativo il Santo con le istanze, le domande e le problematiche dell’oggi. E’ fondamentale dare ascolto alle inquietudini di tanti giovani contemporanei e offrire orizzonti di speranza, attingendo alla preziosa luce di una sapienza antica e sempre attuale.

Molto originale e suggestiva la cornice in cui si collocano queste situazioni di difficoltà (a volte di dramma) proposte da contemporanei, soprattutto giovani che si esprimono in un parlare vero,  sereno e fraterno. Ognuno dei sette  dialoghi proposti, che  sintetizza la storia di una vita e la sua più urgente problematica, è preceduto da una icona che fa presente un episodio significativo della vita del Santo.  In tal modo si crea una relazione inedita, ricca di sorprese e capace di aprire nuove prospettive.

I diversi linguaggi sono ben armonizzati tra loro: l’elemento visivo, le annotazioni, il colloquio tra il Santo ed i diversi interlocutori. Le brevi ed essenziali informazioni biografiche su Antonio non interrompono il ritmo della narrazione  e costituiscono  uno sfondo, un punto di riferimento imprescindibile.

Notevole ed alto è il livello delle risposte in cui, con grande semplicità, ma insieme con profondità ed efficacia, vengono espressi gli insegnamenti più rilevanti di Antonio; l’esperienza e la spiritualità di un tempo oggettivamente lontano rivela il suo valore perenne e la sua capacità di parlare al presente.

Il testo si presta benissimo a costituire la base di una rappresentazione in teatro, capace di coinvolgere l’intelligenza e le emozioni degli ascoltatori.

Davvero pregevole l’appendice che propone ampi brani tratti dalle predicazioni del Santo, seguendo un percorso tematico che tocca elementi fondamentali della fede.

Alcuni capitoli opera di altri autori arricchiscono il volumetto e facilitano l’approccio alla profondità del  pensiero di  Antonio.

Veniamo agli altri scrittori del testo. Nell’ introduzione molto appassionata, attentissima a ogni aspetto del testo,  Filippo  Russo si esprime con una prosa, quasi poetica, ricca di immagini efficaci, anticipando i contenuti dei diversi dialoghi. Tra le varie immagini, molto suggestiva è quella che paragona lo scritto di Nino Giordano  ad una la conchiglia che emette il suono e la profondità del mare, da ascoltare con attenzione per cogliere il senso e la profondità delle cose.

Pregevole la poesia di Nino Capranica e adatta all’insieme del libro. Ricco di stimoli il saggio di don Carmelo Russo, che appare estremamente ricco di riferimenti culturali ed affronta temi filosofici di grande respiro. Si parte dal dato storico del naufragio di Antonio sulle scogliere di Capo Milazzo per approfondire il tema in senso metaforico, collegandolo ad una costellazione di categorie fondamentali della riflessione esistenziale: dalla navigazione al disagio, dalle insidie   all’approdo. Nel riferimento ad autori che hanno affrontato queste tematiche si spazia da Dante a Papa Francesco, da Bonhoeffer a Byung Chull Han. Il saggio termina con una nota di speranza legata alla lettura della realtà Eucaristica come capacità di affrontare e vincere i naufragi e terapia offerta dalla  Chiesa all’umanità contemporanea.

Paola Palagi

 

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