Da Il Corriere della Sera del 27 aprile 2019: “ Nell’inchiesta sul clan rom Di Silvio di Latina— condotta dal procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino— c’è un pentito del clan che conferma quanto raccontato da un altro collaboratore sulla campagna elettorale pro Lega e soprattutto sull’accordo per dare a un’impresa «amica» l’appalto per lo smaltimento dei rifiuti: «Il giorno prima delle elezioni politiche abbiamo affisso i manifesti contravvenendo al divieto. Così il giorno dopo a Terracina e a Latina, dove avevamo il partito Noi con Salvini, le città erano tappezzate dei manifesti dei candidati che sponsorizzavamo».

Allora, non è vero niente. Salvini non ce l’ha con i rom… o, almeno, non con quelli che gli affiggono i manifesti.

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