L’Aris, Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari e l’Uneba , la più rappresentativa organizzazione di categoria del settore sociosanitario, assistenziale ed educativo, hanno diffuso il seguente comunicato stampa per esprimere l’adesione alle recenti dichiarazioni di Papa Francesco sulle questioni sanitarie
Esprimiamo piena adesione al messaggio lanciato da Papa Francesco alle Istituzioni Socio- Sanitarie di
ispirazione Cristiana e della Chiesa durante l’Angelus di ieri, domenica 11 luglio, pronunciato dal balcone del
Policlinico Gemelli.
Non possiamo che essere concordi con Papa Francesco nel ritenere necessario salvaguardare il diritto di tutti
ad un servizio sanitario universale. Nel contempo ringraziamo il Papa per aver ribadito la necessità di
conservare la vocazione al servizio gratuito per l’uomo sofferente, che è propria dell’identità di Istituzioni che
si riconoscono nella dottrina sociale della Chiesa. Da parte nostra assicuriamo l’impegno nel continuare ad offrire assistenza alla fragilità umana non per profitto ma per servire e far sì che questo servizio sia gratuito per tutti, senza distinzioni.
Siamo altresì convinti che sia comunque necessario salvare le Istituzioni socio sanitarie no profit, sempre più
sottoposte alle pressioni del mondo socio sanitario for profit, per continuare a garantire la gratuità dello
stesso servizio per tutti e non consentire, a quanti hanno possibilità economiche, di accedere a servizi di
eccellenza negati a quanti non dispongono di adeguate risorse.
Come Associazioni assicuriamo il nostro impegno anche nel cercare di sostenere quanti, tra i nostri associati,
si trovino in difficoltà nel navigare nel mondo sanitario di oggi, che sembra sempre più votato alla logica di
mercato. Continueremo a proporre la gestione del buon padre di famiglia, comunque necessaria per
salvaguardare una presenza sociale e sanitaria nel Paese, nello spirito di servizio e nella logica della carità
cristiana.