Il 31 ottobre 2019 a Chiavenna , in provincia di Sondrio, si e’ tenuta la premiazione del XXI Premio Federbim Valsecchi in occasione del Centenario della Nascita del Sen. Athos Valsecchi.
Anche la nebbia sembra voler presenziare con discrezione al saluto che la Comunita’ di Chiavenna, ma non solo, ha voluto porgere ad Athos Valsecchi, nel centenario dalla nascita, a pochi metri dalla Collegiata di San Lorenzo.
Luogo assai singolare e suggestivo , invita a levare lo sguardo verso l’alto, verso quelle montagne parte integrante ed essenziale della vita politica del senatore chiavennasco. Sotto una sporgenza rocciosa, quasi ripiegata in avanti ad offrire affettuoso ricovero, riposa Athos Valsecchi con la cara, simpaticissima ed operosa Marisa, moglie , mamma e fedele compagna della vita. Così, con un silenzioso colloquio, inizia il dialogo con Athos, perche’ “l’operosità fattiva non ci lascia mai” rammenta bene Mons. Andrea Caelli con affetto, sotto gli occhi attenti dei figli Giovanna, Ermanno e Francesco, dei nipoti ,dei parenti e degli amici.
Valsecchi nasce nell’ultima propaggine del lago di Como a Gravedona, ma è nella vicinissima Val Chiavenna che avvia la sua attività politica e la sua presenza come amministratore. E’ del 1919, come Carlo Donat-Cattin. Personaggi così diversi ma così vicini nella concretezza del loro impegno sempre attento alle loro Comunità.
La Comunità è numerosa ad ascoltare le parole di chi non ha voluto mancare a questo appuntamento organizzato dalla Federbim ( Federazione dei Bacini Imbriferi Montani ) e dal Comune di Chiavenna.
Il giovane Sindaco, Luca Della Bitta, Alberto Frizziero, collaboratore del Sen Valsecchi, l’on. Mauro Del Barba e l’on. Giancarlo Giorgetti. L’atmosfera e’quella dei giorni di festa; sui volti dei parlamentari presenti, per una volta in piena concordia, si legge la soddisfazione nel poter presenziare ad una giornata, non di commemorazione rituale, ma di presa di coscienza della centralità della Politica che è tale quando sa essere vicina alle Comunita’ con azioni persistenti nel tempo, così come ha testimoniato con la sua vita il sen. Valsecchi.
Il Sindaco legge il messaggio di Gianni Letta, impossibilitato a partecipare, che ricorda “ la capacità di visione, la correttezza, l’impegno, la dedizione, e la tenacia” di Valsecchi. Una testimonianza, la Sua, scrive Letta, che costituisce una “lezione” di buona politica oggi più che mai necessaria mentre infuria il vento dell’antipolitica .
Nel ricordo lucido ed affettuoso di Frizziero emerge la concretezza dell’azione del cattolico impegnato in politica, di cui la Federbim e’ uno dei frutti tuttora vitali. Fu un’intuizione di Valsecchi quella di dare vita ai consorzi dei bacini imbriferi e a Federbim , di cui fu presidente dal 1968 fino alla prematura scomparsa nel 1985. Con la nazionalizzazione dell’energia elettrica Valsecchi intuì la necessità di assicurare alle comunità montane, luogo di produzione dell’energia, la possibilità che tale ricchezza rimanesse in qualche misura sul territorio, sia per la gestione e la cura dell’assetto idrogeologico che per le realtà locali.
E’ l’on. Del Barba che riporta il pensiero alla dimensione familiare e comunitaria di Athos Valsecchi che fu esponente di spicco della Democrazia Cristiana del dopoguerra. Esempio non solo di radicamento nel territorio. Ma di competenze, non usuali, al servizio del Paese. Non usuali ma non rare, come sottolinea l’on. Giancarlo Giorgetti, in quelle generazioni cresciute durante la guerra e consapevoli della sfida per nulla facile della ricostruzione.
Deputato nel ’48 fino al ’58, poi senatore fino al 1985. Innumerevoli volte Sottosegretario, anche alla Presidenza del Consiglio con Leone; Ministro dell’Agricoltura e Foreste (1969), Ministro delle Poste e Telecomunicazioni(1970), Ministro della Sanita’ (1972), Ministro delle Finanze (1973). Il decreto che introdusse l’Imposta sul Valore Aggiunto , reca la sua firma.
Ma la dimensione di Valsecchi, che conosceva perfettamente il tedesco ed il francese, era anche Europea. Membro dell’Assemblea Parlamentare Europea e vice presidente della Commissione per il bilancio, fu Presidente dei Comitati di Cooperazione economica Italo–Tedesca e Italo-Francese la cui attivita’ porto’ alla creazione del Mercato Comune Europeo. Fu Presidente dal 1967 al 1975 dell’Istituto per l’Economia Europea.
La persistenza e l’efficacia, nel tempo, dell’azione politica di Valsecchi sono – secondo Giorgetti – “la testimonianza di come la Politica possa e debba essere sui territori, non in maniera episodica ma strutturata come accadeva un tempo. Perche’ il successo deve tornare a misurarsi con le Comunità ed il loro bisogni e non con l’evanescenza di suggestioni spesso pretestuose e disancorate dai bisogni reali” .
Athos Valsecchi e’ stato capace di incarnare se’ stesso nella Sua Comunità e nel suo Paese rimanendo tra noi con opere buone e persistenti. L’ha fatto con semplicità. Con la semplicita’ delle nostre valli.
Don Primo Mazzolari, nel licenziare un breve saggio sulla liturgia quaresimale ricorda che “ le verita’ di Dio rimangono divine anche quando , per accostarle alla nostra mente e renderle salutari al nostro duro cuore, si e’ costretti a farle scendere dalla chiarezza contemplativa alla penombra di una chiesa di campagna”. Valsecchi ha saputo, con analoga semplicità, dar corpo alla Fede, sempre presente nel Suo cuore come le Sue montagne.
Alessandro Comola