Il 1° giugno di quest’anno festeggia 50 anni di attività il Ce.Doc. – Centro di Documentazione sul movimento cattolico bresciano.

All’assemblea fondativa tenuta in Via Tosio 1 presero parte, alla presenza del notaio Franco Bonardi, mons. Luigi Morstabilini, Vescovo di Brescia, Renato Papetti, presidente dell’Azione Cattolica, Paolo Peroni presidente dell’Editrice La Scuola, Giuseppe Camadini, presidente della Banca San Paolo, in rappresentanza dei quattro Enti fondatori. Ad essi si aggiungevano personalità di rilievo del mondo cattolico bresciano, quali mons. Pietro Gazzoli, vescovo ausiliare, il senatore Lodovico Montini, mons. Giacomo Pernigo, don Antonio Fappani, Mario Faini, Carlo Albini, Dario Morelli, Giuseppe Savi, Ennio Bertoldi, Adolfo Lombardi e Giovanni Perfumi.

Primo presidente del Ce.Doc. fu eletto Carlo Albini, vice-presidente Giuseppe Camadini, direttore Mario Faini.

L’idea di far nascere un Centro di documentazione risale alla fine degli anni Sessanta, “all’interno di un contesto culturale – come ricordava Carlo Albini alcuni anni dopo – che vedeva fenomeni di radicale contestazione del contributo dei cattolici alle vicende del nostro Paese”. In uno scambio epistolare tra don Antonio Fappani, Lodovico Montini e Giuseppe Camadini nei mesi estivi del 1968, don Fappani osservava: “Credo che sia venuto il momento di dar vita a una raccolta di documentazioni sul movimento cattolico bresciano. Ciò esigono la ripresa degli studi sul movimento cattolico italiano, e allo stesso tempo la scarsa e, a volte, distorta conoscenza che dell’ambiente e dell’azione dei bresciani ha la storiografia ufficiale e nazionale e la necessità di illuminare e spiegare storicamente l’ambiente e gli orientamenti che hanno dato il primo Papa bresciano”.

Pochi mesi dopo, con la sigla Centro di Documentazione Cattolica (Ce.Do.C.) prendeva vita la collana “Per una storia del movimento cattolico bresciano. Documenti e note” con l’uscita di quattro saggi curati dallo stesso Fappani: Alle origini della Gioventù Cattolica bresciana. “La voce dei giovani” e “Il giovane cattolico”; Ludovico Montini 1830-1871; Monsignor Geremia Bonomelli e monsignor Pietro Capretti: corrispondenza inedita e Giorgio Montini: dati biografici. Significative le parole con le quali veniva presentata la collana: “Inizia, con questo primo contributo, una piccola collana di documentazione sul Movimento Cattolico bresciano che fu sempre, per efficienza e singolarità di posizioni assunte e di provate esperienze, uno dei primi in Italia. Essa intende con ciò offrire allo studioso i sussidi necessari per più complesse ricostruzioni e per più approfondite valutazioni storico-critiche del fenomeno”.

A partire dal 1970, nella consapevolezza della necessità di creare una struttura a sostegno delle ricerche e delle pubblicazioni sul movimento cattolico, iniziarono alcuni incontri preparatori volti a definire la natura e gli scopi del Centro di Documentazione. Come ricordava Carlo Albini, “da parte di alcuni amici si pensò all’opportunità di riaffermare, non in chiave polemica o conservatrice ma di chiarimento storiografico e di sollecitazione agli studiosi, meriti e limiti del movimento cattolico bresciano nelle sue vicende più significative e nei suoi uomini più rappresentativi”.

A questo appello risposero vari studiosi bresciani e ciò permise la definizione delle finalità del Centro, ossia “organizzare un servizio di ricerca, conservazione e divulgazione dei documenti relativi alla storia del movimento cattolico bresciano, alla sua incidenza nell’ambito della Società bresciana e italiana, nonché promuovere iniziative culturali allo stesso inerenti”.

In questi cinquant’anni il Centro – che ora ha la propria sede operativa a Concesio presso il Centro Studi dell’Istituto Paolo VI – ha proseguito su questa strada, anche in collaborazione con realtà culturali e sociali del territorio bresciano. Significativi, tra gli altri, i convegni sul centenario della Rerum Novarum, oppure sul contributo del clero bresciano alla Resistenza oppure sulla spiritualità bresciana, ma anche le molte pubblicazioni sull’impegno sociale e culturale di laici o sacerdoti.

In particolare, è stata curata la pubblicazione di 115 volumi – attraverso quattro collane editoriali – su protagonisti e momenti della storia bresciana; l’organizzazione di 22 convegni di studio; la realizzazione di uno schedario informatizzato di oltre 8.000 unità cartacee, riguardanti, in particolare, la realtà bresciana dall’Unità d’Italia a oggi; la costituzione di una biblioteca specializzata sul movimento cattolico formata da circa 1.500 volumi.

Il Ce.Doc., grazie ai propri collaboratori, ha curato negli anni il reperimento di fonti utili alla conoscenza dei fatti e dei personaggi del movimento cattolico bresciano. Ciò ha portato alla costituzione di un archivio tematico che accoglie: materiali tratti dall’Archivio Centrale dello Stato e dall’Archivio Segreto Vaticano, nonché dall’Archivio dell’Opera dei Congressi e da archivi locali, provinciali, diocesani e parrocchiali; fotografie relative a personaggi bresciani; microfilm del giornale milanese “L’Osservatore cattolico” e relativa schedatura di parte dei contenuti afferenti a vicende e personaggi bresciani; materiali tratti da interviste ad esponenti dei diversi comuni della provincia, riguardanti i “Primi anni della Democrazia Cristiana a Brescia”.

Non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, è in programma una Giornata di studi per contribuire a fare il punto della situazione sulle ricerche storiche inerenti al movimento cattolico in Italia. Inoltre, tra le iniziative in preparazione vi è una corposa ricerca sulle origini e i primi passi della Democrazia Cristiana in provincia di Brescia e la presentazione dei volumi su Angelo Canori e Noè Ghidoni, uno degli esponenti del cattolicesimo sociale di cui la nostra terra ancora è ricca.

Per informazioni, www.ce-doc.it

Michele Busi

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