Trascrivo un brano dal Documento finale del Sinodo dei Vescovi 2019. È la voce di cristiani esperti in sofferenze che le nostre illusioni ci hanno fatto credere fossero sempre e solo le sofferenze degli altri:

«Vogliamo essere una Chiesa (…) samaritana, incarnata nel modo in cui il Figlio di Dio si è incarnato: “Egli ha preso le nostre infermità e si è caricato delle malattie” (Mt 8,17b). Colui che si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà (cfr. 2 Cor 8,9), attraverso il suo Spirito, esorta i discepoli missionari di oggi a uscire incontro a tutti, specialmente ai popoli originari, ai poveri, agli esclusi dalla società e agli altri. Desideriamo anche una Chiesa maddalena, che si sente amata e riconciliata, che annuncia con gioia e convinzione Cristo crocifisso e risorto. Una Chiesa mariana che genera figli alla fede e li educa con affetto e pazienza, imparando anche dalle ricchezze dei popoli. Vogliamo essere una Chiesa serva, kerigmatica, educatrice e inculturata in mezzo ai popoli che serviamo».

Buona Pasqua

Padre Garuda

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