Caro Giorgio, mio allievo ed amico, aiuta ora il nostro cammino.

Nei primi anni Settanta ci incontrammo, per il corso di storia moderna nell’antica Pro Deo. Superasti brillantemente l’esame con un 30 e negli anni mi hai più volte ricordato la forte serietà di quei miei primi passi da giovane e acerbo docente. Ricordo che ti laureasti col prof. Mira in storia economica con una tesi sulla vita della tua Anzio. Anni dopo desti alle stampe tale scritto in un agile volumetto, che volesti lo presentassi, insieme al prof. Giuseppe De Rita, in un affollatissimo auditorium sempre nella tua ridente patria laziale.

Da ultimo, divenuto anziate anch’io, nei mesi estivi degli ultimi trent’anni quanti piacevoli incontri per le vie di quella cittadina ma spesso anche sulla spiaggia e sotto l’ombrellone, conversando insieme a comuni amici e al tuo figliolo, spesso su temi di vita politica, mossi dalla comune militanza nelle file della Base romana della Dc. Ci hai preceduto, caro amico, ed ora aiutaci a compiere questo ultimo tratto del nostro cammino, con il sorriso e il sano intelligente impegno con il quale l’hai compiuto tu. Spero di poterti seguire.

Giuseppe Ignesti

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