Quella che segue è la terza parte dell’intervento di Rosapia Farese. Per la prima parte CLICCA QUI per la seconda CLICCA QUI

Nuove Opportunità con il Modello Life Giving-Life e il Capitale Umano

Il Modello Life Giving-Life si presenta come una chiave per colmare il divario educativo, offrendo nuove opportunità e prospettive. La sua filosofia, fondata sulla sussidiarietà per l’autoattivazione, promuove un’educazione che non solo trasmette conoscenze ma coinvolge attivamente chi partecipa, ponendo le basi per una crescita sociale ed economica più equa e sostenibile.

Coinvolgimento Attivo per un Istruzione su Misura: Questo coinvolgimento diretto in funzione organico-dinamica non solo assicura una maggiore rappresentatività delle esigenze educative, ma contribuisce anche a promuovere un senso di responsabilità e appartenenza. Un elemento cruciale della sussidiarietà nell’educazione per la vita è la personalizzazione dei programmi scolastici per rispondere alle specificità culturali, sociali ed economiche di una determinata comunità.

Partecipazione delle Comunità Locali: La partecipazione attiva delle comunità locali nella definizione delle politiche educative può avvenire attraverso la creazione di consigli consultivi, dove genitori, insegnanti e membri della comunità contribuiscono con idee e feedback, per realizzare il nuovo modello. Questa collaborazione favorisce la costruzione di un legame più forte tra la scuola e la comunità circostante, generando un senso di coinvolgimento e condivisione degli obiettivi educativi.

Ruolo Chiave della Tecnologia: La tecnologia gioca un ruolo significativo nella promozione della sussidiarietà nell’educazione, consentendo la comunicazione diretta tra le scuole e le comunità attraverso piattaforme digitali. Questi strumenti facilitano il coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica dei loro figli, promuovendo una collaborazione continua tra insegnanti e famiglie.

Un Fondamento per il Futuro: La sussidiarietà autoattivante e per la vita nell’educazione si presenta come una chiave fondamentale per costruire un sistema educativo più aderente alle realtà locali, più inclusivo e capace di preparare gli studenti non solo con conoscenze accademiche, ma anche con le competenze necessarie per affrontare le sfide del mondo concreto contemporaneo.

Risposte al Divario di Capitale Umano: Nel cuore della penisola italiana, un quadro educativo e lavorativo si svela attraverso numeri e storie, un racconto che getta luce su sfide cruciali e occasioni di cambiamento. L’analisi approfondita rivela un divario significativo tra la richiesta e l’offerta di capitale umano, delineando la necessità di un’attenzione immediata e di soluzioni mirate.

Voce dell’85,9% degli Italiani e dell’89,1% degli Studenti: La voce dell’85,9% degli italiani e dell’89,1% degli studenti risuona, un grido che afferma che la scuola è troppo distante dal mondo del lavoro. Un appello urgente emerge dal fabbisogno occupazionale previsto tra il 2023 e il 2027: quasi 1,3 milioni di laureati o diplomati Its, ma solo 244.200 effettivamente previsti all’anno. Un puzzle da risolvere per garantire che il nostro sistema educativo sia un trampolino di lancio verso il futuro.

Sfide Demografiche e Storie dei Neet: Il calo demografico della gioventù, con una perdita di oltre 2,8 milioni di individui negli ultimi vent’anni, rappresenta un capitolo preoccupante. Una narrazione che richiede strategie oculate per colmare il divario generazionale e preservare il potenziale di crescita del paese. Tra le pagine del rapporto Censis, emergono le storie dei Neet, giovani che, al 19,0% del totale, navigano tra il vuoto dell’educazione e l’assenza di opportunità lavorative. Il confronto con la media europea, dove l’Italia si trova al secondo posto solo dietro alla Romania, solleva domande sulla riconnessione di questi giovani con il tessuto sociale ed economico.

Sfide e Prospettive nel Sistema Educativo Italiano

Le storie degli insegnanti, con stipendi tra i più bassi in Europa, raccontano di dedizione e passione nonostante le sfide finanziarie. La loro motivazione al 95,9%, un faro di speranza che suggerisce di valorizzare ulteriormente la professione, investendo nel capitale umano che forma le menti del futuro. Poiché siamo in questa situazione, ne consegue che fino ad oggi è stato fatto un buon lavoro; è inutile aumentare lo stipendio senza le modifiche necessarie al contenuto dei programmi.

Educazione a Distanza: Opportunità e Sfide: Il capitolo dell’istruzione a distanza si apre con cifre intriganti: il 9% degli studenti universitari segue corsi online. Un’opportunità che, se ben guidata, potrebbe superare le barriere geografiche, ma che richiede attenzione per evitare di isolare gli studenti dalla comunità.

Il Divario di Genere nelle Retribuzioni: Ma il divario di genere, purtroppo, si riflette anche nelle retribuzioni, un’ultima sfida che richiede azioni concrete. Le storie degli insegnanti, protagonisti con stipendi tra i più bassi d’Europa, rivelano un impegno straordinario nonostante le sfide finanziarie. Tuttavia, il concetto di Tommaso Demaria e il Modello Life Giving-Life ci invitano a guardare oltre la mera motivazione e a considerare la necessità di valorizzare la professione investendo nel capitale umano. Il 95,9% di motivazione è un faro di speranza che indica la dedizione, ma sottolinea anche l’urgenza di apportare modifiche sostanziali ai programmi educativi.

Giovani adulti e Tassi di Occupazione: Il racconto si conclude con il ritratto dei giovani adulti tra i 25 e i 34 anni, con tassi di occupazione inferiori alla media europea. Tuttavia, la vera chiave per sbloccare opportunità sembra risiedere in un’educazione avanzata, funzionale al modello di sviluppo emergente, un investimento particolarmente vantaggioso per le donne. Il Modello Life Giving-Life riafferma che, nonostante i progressi, il divario di genere persiste nelle retribuzioni, sottolineando l’urgente necessità di azioni concrete.

Riflessioni e Azione per il Futuro: la superficiale analisi attuale si trasforma in un appello all’azione e alla riflessione profonda. Demaria e il Modello Life Giving-Life ci suggeriscono di guardare oltre le statistiche e di considerare l’educazione come la chiave per una trasformazione sociale ed economica autentica, dove la sussidiarietà per l’autoattivazione diventa la leva per un cambiamento sostenibile e duraturo. In questa narrazione complessa, il futuro dell’Italia si disegna attraverso la ricerca di soluzioni innovative e il coraggio di affrontare le sfide con un occhio rivolto a una società più inclusiva ed equa.

“Etica e Responsabilità: Un Viaggio tra Dignità e Solidarietà Generazionale”

Scendiamo nel cuore dell’etica e della responsabilità sociale, esplorando la dignità e la solidarietà generazionale. Riflettiamo sulle basi etiche del nostro agire e come il Modello Life giving-life si distingua nel promuovere una responsabilità sociale che abbraccia tutte le generazioni.

Sostenibilità e Responsabilità Collettiva: La sostenibilità come obiettivo richiede una responsabilità collettiva e un fondamento ontologico oggettivo, a cui segue un quadro etico solido. La sussidiarietà organica, in questo contesto, si configura come il motore di una governance partecipativa. A partire dalle diversità etiche sviluppate nella funzione della vita, nelle decisioni globali contribuisce a costruire un quadro etico condiviso.

Sussidiarietà Organica e Partecipazione Attiva: La responsabilità collettiva implica il riconoscimento delle conseguenze delle nostre azioni sulla società e sull’ambiente. La sussidiarietà organica si inserisce come principio guida, incoraggiando la partecipazione attiva dei cittadini nella definizione di politiche e pratiche responsabili. Ciò significa che i cittadini non sono solo portatori di diritti, ma anche di doveri verso la comunità e il pianeta.

Sussidiarietà nell’Etica e Diversità Culturale: La sussidiarietà, quando applicata all’etica, promuove un approccio che considera la diversità culturale e valoriale nel processo decisionale. Riconosce che ciò che può essere eticamente accettabile in una comunità potrebbe non esserlo in un’altra. La partecipazione attiva dei cittadini nella definizione di norme etiche contribuisce alla costruzione di un quadro condiviso, riflettendo le molteplici prospettive presenti nella società.

Riflessività e Processo Decisionale: La riflessività svolge un ruolo chiave nell’assicurare che le decisioni etiche siano basate su una valutazione continua e critica delle circostanze in evoluzione. Questo richiede un impegno costante nel valutare l’impatto delle politiche e delle azioni sulla società e sull’ambiente. La sussidiarietà supporta questo processo attraverso la promozione di strutture decisionali aperte e trasparenti.

Responsabilità Collettiva per un Bene Comune Globale: Il nostro percorso verso un futuro sostenibile necessita di una profonda collaborazione tra cittadini e istituzioni, guidata dalla responsabilità collettiva e da un quadro etico condiviso. La sussidiarietà e la riflessività emergono come elementi chiave per plasmare un bene comune globale: è un invito a un cambiamento profondo, a una consapevolezza diffusa delle nostre azioni e delle loro implicazioni. Guardiamo avanti, verso un futuro in cui la sostenibilità è una realtà costruita da ciascuno di noi, in ogni comunità del mondo.

“Un Appello all’Azione, un Invito a Costruire Insieme il Nostro Domani”

Risaliamo la china della riflessione e lanciamo un appello all’azione, invitando tutti a costruire insieme il nostro domani. Come possiamo tradurre le analisi e le sfide discusse nei capitoli precedenti in azioni concrete? Qual è il ruolo del Modello Life giving-life in questo appello all’azione?

Il Complesso Universo della Riflessione: Nel cuore della riflessione sulla responsabilità e sull’etica si dispiega un universo complesso e avvincente, un percorso intricato che attraversa la dignità della persona umana, l’etica dei principi, l’etica della responsabilità e la solidarietà generazionale.

Responsabilità a Diverse Dimensioni: Partiamo dall’analisi dell’ampiezza della responsabilità, che si snoda tra il popolo, il gruppo costituito e l’individuo. Qui, la sostituzione vicaria si erge come fulcro, un atto che richiede la dedizione totale della propria vita all’altro, anche a costo della perdita identitaria del sé. Tuttavia, emerge l’avvertimento di Bonhoffer: l’abuso di questa sostituzione può scivolare nell’assolutizzazione dell’io o dell’altro uomo, portando alla violenza e alla tirannia o al disconoscimento di ogni altra responsabilità.

Innovativa Prospettiva sulla Responsabilità: Una prospettiva innovativa si fa strada, sottolineando l’importanza di non assolutizzare il comportamento responsabile, ma di considerarlo come una pratica dinamica volta a realizzare “qualcosa di relativamente migliore”.

Questo appello all’azione ci invita a tradurre le riflessioni in azioni concrete, a costruire un futuro migliore attraverso la responsabilità condivisa e l’implementazione del Modello Life giving-life. La dedizione alla sostituzione vicaria richiede una profonda comprensione dell’altro e un impegno attivo per il bene comune. Attraverso questo approccio dinamico alla responsabilità, possiamo coltivare un ambiente in cui ciascuno contribuisce al miglioramento continuo, senza cadere nelle trappole dell’assolutizzazione e della perdita di identità. Guardiamo avanti, pronti a plasmare un domani costruito sulla responsabilità e sulla collaborazione.

Questa visione si scontra con l’etica come un idolo, richiamando una scienza umana che si nutre della realtà concreta e dei suoi problemi. L’etica, per essere autentica, deve adattarsi alla situazione data, abbracciando la realtà fattuale senza cadere né nell’atteggiamento servile, né nella ribellione di principio. In questo equilibrio risiede la forza e, al tempo stesso, l’apparente debolezza dell’etica.

La narrazione si sposta quindi verso la solidarietà intergenerazionale, una dimensione ulteriore dell’etica della responsabilità. Qui, ciò che emerge è la necessità di guardare al futuro, agli occhi dei nostri figli e nipoti, alle generazioni che verranno dopo di noi e che abiteranno la stessa Terra che noi stiamo plasmando con le nostre azioni presenti.

Sul Cammino Verso il Domani: L’Appello all’Azione con il Modello Life Giving-Life

Nella parte precedente, abbiamo esplorato la complessità dell’etica e della responsabilità, attraverso un intricato percorso che tocca la dignità umana, l’etica dei principi, l’etica della responsabilità e la solidarietà generazionale.

Affrontando la responsabilità su tre fronti – il popolo, il gruppo costituito e l’individuo – emerge il concetto di sostituzione vicaria come fulcro, richiedendo la dedizione totale della propria vita all’altro. Tuttavia, ci avverte Bonhoeffer, tale sostituzione può diventare problematica, scivolando nell’assolutizzazione dell’io o dell’altro, con conseguenze che vanno dalla violenza e tirannia al disconoscimento di altre responsabilità. L’innovativa prospettiva propone di non assolutizzare il comportamento responsabile, bensì di considerarlo come una pratica dinamica per realizzare “qualcosa di relativamente migliore”.

La narrazione si confronta con l’idolatria dell’etica, richiamando a una scienza umana che si nutre della realtà concreta e dei suoi problemi. L’autentica etica, si sottolinea, deve adattarsi alla situazione data, abbracciando la realtà fattuale senza cadere in atteggiamenti servili o ribellioni di principio. In questo equilibrio risiede la forza e, al tempo stesso, l’apparente debolezza dell’etica.

 

Il percorso narrativo si sposta poi verso la solidarietà intergenerazionale, approfondendo l’etica della responsabilità. Qui emerge la necessità di guardare al futuro, agli occhi delle generazioni successive che abiteranno la Terra che noi stiamo plasmando. La riflessione si incanala verso la consapevolezza che le nostre azioni presenti hanno impatto sulle vite dei nostri figli e nipoti.

Il Modello Life Giving-Life si inserisce come chiave nell’azione derivante da questa riflessione. Non solo etico, ma a valore ontico oggettivo, diventa un faro guida. Accettare l’esistenza come è e produrre attraverso Life Giving-Life diventano l’ancora in un mondo in cui l’appello alle coscienze non basta. È ora di abbracciare l’ontologia oggettiva e costruire un domani che rifletta la dedizione alla responsabilità, la consapevolezza della realtà concreta e la solidarietà intergenerazionale.

Sempre come riferimento a  Bonhoffer esso introduce l’idea che il penultimo, l’essere umano prima dell’ultimo, deve essere preservato per amore di quest’ultimo, aprendo così le porte a una prospettiva etica che va oltre i confini temporali del nostro vivere.

Hans Jonas perfeziona questa visione, sottolineando la responsabilità di guardare al futuro.

Le scelte del presente, anche se giustificabili nel contesto storico, devono resistere al tribunale delle generazioni future. La critica si dirige verso la tecnica, colpevole di rendere vulnerabile la natura e di infliggere danni irreversibili all’ecosistema, un prezzo che saranno costrette a pagare le generazioni future.

Il richiamo all’enciclica di Papa Francesco sottolinea l’urgenza di queste riflessioni nella società contemporanea. Il deterioramento dell’ambiente e della società, con le sue implicazioni disastrose per i più deboli, è una testimonianza di un antropocentrismo eccessivo che mina i legami sociali e la ricerca di un bene comune.

L’appello è a prestare attenzione alla realtà con i suoi limiti, un passo necessario per uno sviluppo umano e sociale più sano.

Rinascita e Confronto con il Modello Life giving-life

La rinascita è il tema centrale che attraverso questo articolo, ogni analisi, ogni sfida e opportunità esplorate contribuiscono a un quadro più ampio di cambiamento. Il Modello Life giving-life emerge come la chiave che apre le porte della rinascita, presentando soluzioni ontico- oggettive che vanno oltre le problematiche attuali.

Nel contesto delle città, del lavoro, del capitale umano, dell’etica e della responsabilità, il Modello Life giving-life offre una prospettiva innovativa. Si pone come l’antidoto al consumismo, sottolineando l’importanza di azioni vitalmente operanti, capaci di promuovere la vita sia umana che ambientale.

L’appello all’azione finale diventa un invito a implementare il Modello Life giving-life nella costruzione del nostro domani. La rinascita non è solo un concetto, ma una realtà tangibile che possiamo plasmare insieme. Siamo alla svolta, pronti a abbracciare un modello di sviluppo che pone le logiche della vita organica al centro di ogni azione e decisione.

In questo viaggio tra etica ed onticità,  responsabilità e solidarietà intergenerazionale, emerge un appello a un’etica dinamica e consapevole, capace di guardare al di là del presente, verso un futuro che siamo chiamati a plasmare con cura e responsabilità. Un invito a non considerare l’etica come un idolo immutabile, ma coglierla come frutto di una dimensione ontico costruttiva del ciclo della vita organica, come criterio di azione, come una guida flessibile che produce un’azione flessibile in un mondo in continua evoluzione, dove ogni azione è un tassello nel mosaico delle generazioni che si susseguono sulla scena della vita umana.

Da ultimo, anche in riferimento al pensiero di Demaria, funge da guida critica attraverso l’intricato legame tra costruzione etica e ontica. L’affermazione di un’ideologia, interpretata come logica oggettiva interna costruttiva, trova un terreno fertile nelle riflessioni di Bonhoeffer e Jonas. Questi autori, pur discutendo di costruzione etica, scavano profondamente nell’ontologia della vita come fondamento. La distinzione tra costruzione etica ed ontica si rivela dunque cruciale per cogliere la complessità delle affermazioni etiche di questi pensatori, aprendo la strada a una visione più ampia e profonda della responsabilità etica e della solidarietà intergenerazionale,

Sottolineando che il futuro sostenibile dell’Italia richiede un salto di qualità, abbracciando la distinzione tra costruzione etica ed ontica e ancorando le prospettive degli autori analizzati all’ontologia della vita, affinché l’etica diventi la bussola per una rinascita collettiva e la costruzione di un domani permeato da responsabilità, solidarietà e vita autentica.

Costruzione Etica ed Ontica: Un Salto di Qualità nell’Etica della Vita

Nel contesto delle riflessioni di autori come Bonhoeffer e Jonas, il discorso sulla “costruzione etica” ed “ontica” sottolinea un punto cruciale nella comprensione delle dinamiche etiche e morali.

Costruzione Etica: In termini semplificati, la “costruzione etica” si riferisce alla formazione di un sistema di valori e norme morali che guidano le azioni umane. È la progettazione e l’implementazione di principi etici che delineano cosa è giusto o sbagliato, buono o cattivo. In questa visione, l'”ideologia” rappresenta la “logica oggettiva interna costruttiva,” una guida interna che si basa su valori intrinseci e sulla comprensione della realtà.

Ontica: Dall’altra parte, l'”ontica” affonda le sue radici nell’ontologia, che riguarda l’essenza e la natura dell’essere. Nel contesto di Jonas e Bonhoeffer, l'”ontica della vita” si riferisce alla profonda comprensione dell’esistenza stessa e alla sua relazione con il mondo circostante. Questo approccio considera l’etica come qualcosa che si sviluppa dalla realtà concreta e dai suoi problemi.

Il Salto di Qualità:

Il salto di qualità che sottendono le affermazioni di questi autori è proprio nel collegare strettamente l’etica all’ontologia della vita. Si tratta di un passaggio significativo oltre una visione statica e astratta dell’etica, che spesso può trasformarsi in un idolo immutabile.

Ontologia della Vita: L’ontologia della vita, nel contesto di Bonhoeffer e Jonas, suggerisce che l’etica non può essere disgiunta dalla comprensione della vita stessa e del suo scopo. Ciò implica che le nostre azioni etiche devono essere in sintonia con la natura essenziale della vita e devono considerare le conseguenze delle nostre decisioni sulle generazioni future.

In sintesi, il salto di qualità risiede nella dinamica interazione tra la costruzione etica e l’ontologia della vita. Questo approccio implica una flessibilità etica che si adatta alla situazione data, evitando di cadere nell’atteggiamento servile o nella ribellione di principio. In questo modo, l’etica diventa una guida dinamica, sempre in dialogo con la realtà concreta, contribuendo così a una responsabilità più profonda e a una solidarietà intergenerazionale.

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