Com’era ampiamente previsto, l’Agenzia europea del farmaco ha confermato che quello di AstraZeneca è un vaccino sicuro.

“E’ un vaccino efficace. In questo momento i benefici del vaccino di AstraZeneca superano di gran lunga i suoi rischi e il suo uso dovrebbe proseguire per salvare vite”. Così si è espresso Emer Cooke, Direttore esecutivo dell’Ema che ha chiuso una polemica scellerata servita solamente a rallentare, sia pure solo di pochi giorni, la campagna vaccinale in alcuni paesi europei, Italia inclusa. Si è creato un allarmismo non fondato su dati certi e un clima di sospetti nei confronti di un vaccino che ha due grandi difetti: costa meno degli altri e che, probabilmente, potrebbe consentirne l’uso di una sola dose per assicurare un’immunizzazione adeguata.

Noi “zebre” non abbiamo alcun interesse in materia. Non necessitando di alcun tipo di vaccinazione, siamo del tutto indifferenti a quale prodotto usino gli umani. Ci limitiamo a ripetere che quello dei vaccini è l’affare del secolo. Come tutti i grandi affari finiscono per coinvolgere politici e giornalisti. I componenti di entrambe queste categorie godono della libertà di dire quello che passa loro per la testa e, sulla base di questa prerogativa, si prestano ben volentieri a favorire questo o quell’interesse. Poi, chi gliene chiederà conto….

Un pò più grave è quando le pubbliche autorità finiscono per prestarsi a certe manovre. Certo, c’è da seguire il criterio della precauzione che, quando si parla della salute pubblica dev’essere ancora più presente, ma c’è modo e modo di farlo. In questo caso, mentre l’Aifa italiana correva a bloccare l’Astrazeneca ci sarebbe stato pure da registrare l’immediata reazione dell’Ema che rendeva noto di non avere elementi sufficienti per sospenderne l’utilizzazione e rinviava, come accaduto, a ieri una risposta definitiva.

Qualcuno si è arrampicato sugli specchi per legare la sospensione dell’Astrazeneca alla Brexit e a chissà quale astruseria che tirava in ballo i freddissimi rapporti tra Ue e Regno Unito. In ogni caso, si sarebbe trattato di una cosa gravissima perché, quando c’è di mezzo la salute di tutti, non c’è Brexit che tenga. La verità è un’altra: questa è una guerre condotte senza esclusione di colpi che. Dev’essere vista per quello che è, cioè affari. Quelli delle società produttrici dei vaccini che, oramai, si preoccupano solo dei profitti da fare grazie al Coronavirus.

 

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