Ieri sera ho seguito Piazzapulita con Formigli. Mi sono dovuto chiedere se egli non abbia utilizzato la sua trasmissione finendo in un chiaro conflitto di interessi.

La questione è politica e riguarda un tema che deve essere preso in carico da Politica Insieme. La mia opinione è che la indiscutibile posizione pubblica degli eletti li esponga ad un regime di trasparenza, nei limiti della Costituzione, assai accentuato nell’interesse del cittadino.

Il punto da valutarsi è quale debba essere il regime di trasparenza di coloro che fanno comunicazione, con qualunque mezzo, tradizionale o social.

A mio avviso, per il ruolo e le guarentigie che la Costituzione assicura alla libertà di stampa, il regime di trasparenza debba essere lo stesso. Personalmente, ritengo che la Politica debba essere il punto più elevato di esercizio della moralità pubblica. Ma, ad un dipresso, viene l’informazione che non dev’essere certo conculcata ma garantita della sua integrità morale.

Nel frattempo, Di Maio, patron della campagna d’odio verso gli ex parlamentari, tra i quali moltissimi galantuomini e meravigliose donne, nega che lui, Grillo e i 5stelle siano stati promotori dì campagne d’odio e continuino ad esserlo.
Renzi come politico non merita solidarietà. Ha usato a suo vantaggio strumenti equivalenti.

Hanno tutti violato un saldo principio di civiltà, quello per cui solo l’ordine legale conferisce sopravvivenza all’ordine sociale.

Renzi, novello Oreste, privo del conforto dell’Aeropago, della Politica e delle Istituzioni parlamentari, è rimasto legato al principio della rappresaglia.

E fuori resta sempre la responsabilità personale, corollario essenziale del personalismo.
Apriamo subito un tavolo.

Alessandro Diotallevi

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