Il Rating con riserva ottenuto dall’Italia è, in realtà, un campanello d’allarme che non può essere sottovalutato perché, la legge di stabilita 2024 prevede un intervento complessivo di 24 miliardi di euro, di cui quasi due terzi, circa 16 miliardi, finanziati in deficit e quindi a carico delle future generazioni Sulla necessità di rimediare.al mancato concorso alla stabilita del debito pubblico concordano l’Ufficio Parlamentare per il Bilancio e Kristallina Georgeva, direttrice del Fondo Monetario Internazionale. Si spiega, cosi, il giudizio della commissione che, riscontrando un deficit eccessivo, dovuto ad un debito pubblico, anch’esso eccessivo prefigura ,chiaramente, una procedura per deficit eccessivo da attuarsi ,verosimilmente, in primavera. .
Che fare? Questa perversità è da imputare alla conformità del provvedimento alla vecchia P.A. per Procedure che, attenta solo a rispettare vincoli giuridico/burocratici ,è diventata una sommatoria di pratiche burocratiche causa del massiccio ricorso alla spesa storica ,Improduttiva ed indifferente al concorso alla stabilità del Debito Pubblico.
La soluzione è, certamente, rappresentata dal rifiuto di detta spesa storica, imposto dal Presidente Nazionale ANCI Antonio De Caro agli 8000 sindaci con le Assemblee nazionali ANCI di Parma e Bergamo. Di conseguenza il passaggio dalla vecchia P.A. per Procedure alla nuova P.A. per Risultati ha richiesto una gestione dei comuni basata sulla conformità alla legge ed anche ai due parametri finanziari dell’equilibrio di bilancio e del concorso alla stabilita del debito pubblico che vanno calcolati secondo le indicazioni del legislatore per applicarli e garantire l’ottima allocazione delle risorse.
Tuttavia la ”messa a terra” di detta profonda ristrutturazione del rapporto Stato/Enti locali ha incontrato notevoli difficoltà nel mondo politico ed in quello della burocrazia comunale legati, ad un’ottica essenzialmente giuridica determinata dalla vecchia P.A. per Procedure. Di conseguenza è diventato un ostacolo insormontabile il calcolo del parametro del concorso alla stabilita del debito pubblico provocando cosi il massiccio ricorso alla spesa storica, produttrice di consensi ma improduttiva ed indifferente al concorso alla stabilità del Debito Pubblico.
Ne è derivata la pericolosa contraddizione della divaricazione tra il progresso civile, economico e sociale e la Pubblica Amministrazione, diventata una forza frenante piuttosto che propulsiva.
La soluzione del problema è offerta dal ricorso al modello della “Sinergia Istituzionale “di Gaetano Manfredi che, basato sulla necessita di coniugare nell’esame dei risultati dell’attività dell’ente locale il profilo analitico con quello quantitativo ,assicura il conseguimento di “obiettivi” di natura quantitativa, verificabili sulla base di riscontri oggettivi. Del resto, la fine dell’impermeabilità alla Scienza Economica della Pubblica Amministrazione (.Bernardo Giorgio Mattarella 2017) ha già obbligato gli enti locali a tener conto degli effetti economici dell’attività .Infatti la citata legge di Stabilità prevede tra il 2024 e il 2028 un taglio di 200 milioni annui a carico dei Comuni e di 50 milioni annui a carico di Città metropolitane e Province, da ripartire in proporzione della spesa corrente di ciascun ente ,al netto delle spese per servizi sociali. Invece lo Stato, da tempo, ha fatto ricorso alla spending review,avendo acquisito la necessità di non limitarsi solo a misurare la quantità della spesa pubblica ma anche a misurarne efficicacia ed efficienza.( Libro verde sulla spesa pubblica Mef 2007)
Pertanto la coniugazione . della duplice valenza (analitica e quantitativa ),del nuovo Buon Andamento della P.A. si rivela funzionale ad una corretta contabilizzazione degli effetti economici, grazie al vincolo di bilancio che garantisce la compatibilità delle scelte di investimento con il complessivo equilibrio dei conti. La tecnicità del calcolo non stende un ombra di opacità ma, al contrario, consente ex ante di valutare gli effetti e correggerli nella maniera migliore ,evitando risultati inattesi ed ormai non più modificabili .
Nessuno meglio di Gaetano Manfredi, matematico applicato di prestigio internazionale ed anche sindaco, può assicurare la puntuale realizzazione di detta coniugazione che, eliminando i Colli di Bottiglia della vecchia normativa ,riqualifica la spesa dell’intero sistema delle autonomie locali. Poiché trattasi del 40%della spesa pubblica complessiva, l’eliminazione di una delle cause più importanti dell’eccessivo aumento del debito pubblico crea la premessa per un sentiero di discesa del deficit pubblico. Verrà, cosi, evitata all’Italia la procedura d’infrazione, in tempo utile rispetto alla scadenza della prossima primavera. Infatti, a differenza delle altre (fisco, giustizia ecc), trattasi di una riforma già in vigore dal 1/01/2016, corredata anche della valutazione del relativo impatto economico.
Antonio Troisi