Intervenendo lapidariamente nei giorni scorsi su una chat, Enzo Carra ha accusato tutti i cattolici impegnati in politica di “nicodemismo” registrando il silenzio in materia di Ddl Zan e, sostanzialmente, facendo capire di ritenerlo in continuità con il “silenzio” più generale, e più lungo, su cui si è adagiato tutto quel movimento, per altro ricco e frastagliato, che possiamo definire del popolarismo democratico. Per alcuni versi risalente addirittura al 1994.

Mi sembra opportuno dire all’amico Carra che non fu di tutti, allora e non è ancora oggi,  il “nicodemismo” o, peggio, opportunismo elettoralistico di destra o di sinistra, quello che ci mosse ed ancora ci orienta nel difficile discrimine tra libera espressione di pensiero ed eventuale pericolosa interpretazione di tale espressione di pensiero a indiretta e larvata istigazione a violare i sacrosanti diritti di ogni persona umana. Vi fu nei decenni passati un ampio dibattito in materia, che fortunatamente si è risolto in una equilibratissima prassi giurisprudenziale tra la libertà di pensiero dei nostalgici di passati regimi politici totalitari e le norme relative al divieto di ricostituzione del partito e del regime fascista.

Gli interventi dell’amico Chiavario furono espressi e da Politica Insieme ripresi e fatti propri ben prima degli interventi d’Oltretevere ( CLICCA QUI  ): ricordo agli amici disattenti! Non vi fu né disattenzione né nicodemismo.

Sempre per precisare in materia di “nicomedismo”, o meglio riferendomi una paradossale critica opposta che potrebbe sorgere, ricordo agli amici disattenti: il contributo intellettuale al nostro partito Insieme da parte di Stefano Zamagni è stato sempre e pubblicamente sempre affermato fin dalle origini due anni or sono, e in ogni occasione ribadito come contributo personale sul piano politico-culturale, escludendo sempre tassativamente ogni suo diretto personale coinvolgimento a livello politico istituzionale. E questo fin dalle origini della nostra bella e limpida avventura.

Giuseppe Ignesti

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