Viviamo tempi di cambiamenti e di grandi sconvolgimenti politici, e non solo, e prevedere il futuro non è facile. Veniamo da un passato nefasto: guerre continue, fame diffusa, fiumi di denaro in armamenti, inquinamento selvaggio, tutte cose non degne di un Pianeta civile e di un’Umanità intelligente, e si potrebbe continuare.

La mia idea è che siamo stati finora governati da un Grande fratello negativo che ha ridotto il nostro bellissimo Pianeta nelle attuali condizioni. E allora possiamo sperare in un futuro migliore? Premettendo di essere ottimista in proposito, cercherò di fare un’analisi articolata della situazione, mantenendo il dovuto distacco dai vari protagonisti: essendo l’argomento basilare, mi dilungherò un po’. Al momento, siamo costretti ad aggiornare i nostri parametri di giudizio, in primis quelli politici, e questo a causa di una figura che ha sparigliato i giochi.

Il mondo è ormai diviso tra ammiratori e detrattori di Elon Musk. Cercherò quindi di elaborare sul personaggio un’analisi quanto più possibile oggettiva.

Musk sta innescando una vera rivoluzione sdoganando il politicamente scorretto e combattendo l’ideologia “woke”. A dare sostegno alle sue posizioni, che l’avevano portato all’acquisto di Twitter, è arrivata la decisione di Mark Zuckerberg di abolire l’odiosa presenza dei cosiddetti “fact checker”, una forma neanche tanto velata di censura (chi controllava i controllori?), che a suo tempo aveva colpito anche Trump. A farne le spese sono politici che, per loro incapacità o sudditanza a poteri occulti, si sono inimicati l’elettorato: il caso di Scholz, in Germania, ne è l’esempio più eclatante. Ma Starmer, nel Regno Unito,  segue a ruota. Musk ne ha chiesto l’arresto per “apologia dello stupro e del genocidio”, accusandolo di aver coperto una sequela di episodi legati per lo più a bande di pachistani (si parla di stupri di massa). L’indignazione in Gran Bretagna è grandissima, specie dopo l’uccisione di tre sorelline (CLICCA QUI) .

Musk dice poi di essere in sintonia con l’AFD tedesco, senza tralasciare il flirt con la Meloni. Ha addirittura scavalcato a destra Farage, troppo moderato(!), preferendogli Tommy Robinson. Quest’ultimo è un soggetto poco tranquillo, attualmente ospite delle prigioni di Sua maestà per la diffusione di un video anti islamista e razzista, e Musk ne ha chiesto la liberazione.

Viene quindi indicato come l’alfiere della destra internazionale, ma mi chiedo se abbia ancora senso parlare di destra e sinistra. In altri tempi anche Don Peppone inveiva contro la destra reazionaria, ma forse l’aggettivo è più appropriato del nome: reazionario nel senso etimologico del termine significa che nasce in reazione a qualcosa. In questo caso, quel qualcosa sono le politiche passate e recenti, a cominciare dalle troppe guerre. E allora ricordiamo le parole di Musk: ” È finita l’era dei guerrafondai!”, frase che dovrebbe molto piacere a Papa Francesco. Ma ricordiamo anche quelle di Donald Trump Jr:” Caro Zelensky, è finito il tempo delle paghette”. A questo proposito segnalo un articolo del giornale on-line The Hill, che si dice sia molto vicino alla CIA, quasi un suo megafono, dal titolo:” L’Ucraina deve rispondere della corruzione e degli aiuti spesi male” (CLICCA QUI).

Ricordo ad esempio che in un’intervista Trump ha detto di non vedere l’ora d’interrompere la carneficina di giovani vite russe e ucraine in una guerra che lui non avrebbe mai iniziato e che Biden ha colpevolmente fomentato. Queste le sue testuali parole: ”centinaia di migliaia di soldati da ogni parte, molte centinaia di migliaia da ogni parte sono morti e giacciono nei campi dappertutto, nessuno che li raccoglie, ci sono mine ovunque, è un disastro”. Parole secondo me piene di carità cristiana. Ricordo anche che Trump ha proposto di reintrodurre la preghiera nelle scuole. Da queste considerazioni è scaturita poi la risposta del popolo, che è, comunque la si pensi, ça va sans dire, democratica.

Ma sempre per cercare di afferrare la strategia di Musk, dobbiamo ricordare la sua vicinanza alla Cina, dove ha aperto una giga factory Tesla: certo il “regime comunista turbo-capitalista” potrebbe anch’esso essere definito per certi versi reazionario, ed ecco la conseguente commistione dei due termini desueti, di destra e sinistra.

Tornando in Europa, certo l’allarme sulla rinascita di partiti filo nazisti è grande, ma le regole della democrazia non lasciano alternative. Per alcuni, anche l’Italia potrebbe essere a rischio di una deriva fascista, ma finora tutto rientra nelle normali dialettiche politiche. E allora cerchiamo di capire le ragioni di questo generale spostamento dell’asse politico, e dove ci può portare. Forse le possiamo riassumere in un’unica parola: paura. Abbiamo paura di una parte del Pianeta che abbiamo maltrattato finora e che ora potrebbe maltrattare noi.

A questo punto, cercherò di inquadrare, compito gravoso, la strategia complessiva di Musk, e quale potrebbe essere lo sbocco finale, partendo da due ipotesi di lavoro (e forse tre) sulle sue motivazioni.

La prima ipotesi inquadra Musk come un suprematista bianco sud africano razzista e forse nazista, che potrebbe avere come obiettivo quello di nazificare il Pianeta: inoltre, cavalcando l’onda politica attuale favorevole, cerca sempre più di allargare lo spazio per le sue imprese. Insomma, un cinico eroe negativo.

La seconda ipotesi la collego direttamente all’altro suo slogan basilare, da lui ripetuto in molte occasioni, che compare anche su una maglietta spesso indossata da Musk:” Occupy Mars”, ovvero “Occupiamo Marte”, e mi spiego. Nel momento in cui l’occidente si trova in evidente difficoltà, e non conosciamo gli sviluppi futuri, forse Musk ha paura che, ove la situazione dovesse precipitare, il rischio sarebbe quello di una regressione generale, con buona pace della visione, spesso da lui ricordata, di far sì che la nostra diventi una civiltà multiplanetaria. Ricordiamo la sua frase molto esplicativa: “Il mio piano è usare il denaro per portare l’umanità su Marte e preservare la luce della coscienza”. Quindi diventerebbe così un eroe buono e positivo.

Viste le sue capacità, sarebbe doveroso porre molta attenzione alle sue affermazioni. Ricordo anche che mostrando a suo figlio le foto di Marte aveva detto:” Vedi, quella sarà la tua nuova casa”.

La strategia complessiva comprende l’opporsi ad una immigrazione irregolare incontrollata in primis, ricordando ad esempio la pesante realtà delle banlieue parigine, dove la polizia non può entrare, o le violenze in Gran Bretagna. Per lo stesso motivo Musk torna spesso sulla necessità di contrastare l’inverno demografico: il rischio è quello di perdere quelle prerogative che ci hanno portato al grado di evoluzione attuale, e lui a surclassare la NASA e a progettare razzi con la retromarcia. Il tutto in vista del balzo su Marte. Ancora, sempre se vogliamo diventare una civiltà multiplanetaria, dobbiamo essere presentabili.

A questo punto, accenno ad una terza ipotesi “fantascientifica”: e se fosse davvero un alieno? Avevo proposto l’ipotesi di Musk ET in vari articoli, a partire dal maggio 2023, e mi riconosco quindi un certo anticipo sui tempi. Lui stesso ha detto una volta che vorrebbe tornare sul suo pianeta (!) e che le piramidi le hanno costruite gli alieni. Quando era venuto in Italia, aveva salutato il pubblico gridando: “Forza umani!!!”, e si è avuta la netta impressione che l’esortazione provenisse da un essere di altri mondi catapultato qui per aiutarci a superare le enormi difficoltà in cui ci troviamo, una specie di profeta tecnologico.

E magari sta cercando di salvarci dagli alieni cattivi: infatti aveva postato una foto dell’imperatore cattivissimo e bruttissimo di Guerre Stellari, capo dell’altro cattivissimo del lato oscuro della forza, Dart Fener, e sotto aveva scritto.” In questa foto Soros non è venuto neanche tanto male!!”. Indicando così uno dei capi della fazione avversa, che, come è stato spesso scritto, sovvenziona da tempo molti partiti in Italia e in Europa, magari, con i soldi delle sue micidiali speculazioni sulla lira. Soros per alcuni è il finanziatore delle ondate migratorie sia dall’Africa che dal Sud America. Gli dicono che se fosse un vero filantropo dovrebbe aiutare le popolazioni sul luogo di nascita, invece per molti è solo un fomentatore del caos: in Ungheria, sua terra d’origine, è considerato il nemico pubblico numero uno e c’è, persino, una taglia su di lui.

Lo scontro titanico fra due visioni della gestione del Pianeta è in corso, ed è giusto raccogliere più elementi possibile per poter valutare la complessità della situazione. Ed è forse giunto il momento di darci una svegliata, anche perché la presenza di razze aliene sul nostro bellissimo e amatissimo Pianeta è ormai il segreto di Pulcinella, al di là di risatine sufficienti di qualche dinosauro scampato all’estinzione o delle affermazioni di qualcuno che teme di perdere potere. Prima ce ne facciamo una ragione, ne acquisiamo consapevolezza e approntiamo le misure del caso, meglio sarà per tutti noi.

Massimo Brundisini

 

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